Guido Pajetta è protagonista della mostra Miti e figure tra forma e colore: Milano celebra uno dei pittori più attivi e longevi, ma anche dimenticati del panorama milanese del Novecento, a Palazzo Reale fino al 1° settembre 2019.
L’ampia rassegna vede esposte più di 90 tele dipinte in oltre sessant’anni di intensa carriera da Guido Pajetta (Monza, 1898 – Milano, 1987). La mostra è stata prodotta da Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione Guido Pajetta, curata da Paolo Biscottini, presidente della Fondazione stessa. Miti e figure tra forma e colore è il risultato del lungo lavoro che diversi studiosi hanno svolto per oltre trent’anni dopo la morte del pittore, per raccogliere, catalogare e conservare l’opera e la memora dell’artista. È anche un’importante occasione, però, per riscoprirne la storia e riportarla all’attenzione del grande pubblico.
La lunghissima carriera di Guido Pajetta l’ha portato a conoscere moltissimi personaggi e movimenti dell’arte del Novecento, accostandosi ora all’uno, ora all’altro. Tuttavia, il pittore, in un certo senso, ha sempre preferito dipingere per conto proprio, sperimentando incessantemente alla ricerca di un proprio linguaggio, ritirandosi nel proprio studio lontano dalle luci della ribalta.
La ricerca della propria strada della pittura, con esiti più o meno felici, ha portato Guido Pajetta quasi a chiudersi in una riflessione introspettiva, nutrita dai moti dell’animo, ma anche dell’inconscio, animato di strane figure, miti e visioni più o meno trasfigurati.
A proposito del gesto, della tecnica, delle forme e dei colori che sceglie per esprimersi, cambiando così spesso, il figlio Giorgio afferma: “Mio padre in realtà è un amante dell’avventura a trecentosessanta gradi. Lui ha sempre sperimentato nuovi linguaggi, nuove tematiche ma anche nuove tecniche pittoriche. Per Pajetta artista lo stile è il mezzo e non il fine della carriera pittorica e l’arte è lo strumento per indagare il proprio mondo interiore, analizzando gli aspetti universali della vita dell’uomo e la sua condizione esistenziale”.
L’eccentricità di Guido Pajetta, la sua unicità camaleontica potrebbero diventare una chiave di lettura diversa per indagare tutti quegli ambiti e quegli artisti del Novecento che lui ha conosciuto e di cui ha, in qualche modo, affiancato il percorso, incrociandolo, senza mai, però, confondere le tracce.
INFO
Guio Pajetta. Miti e figure tra forma e colore
Milano, Palazzo Reale
Fino al 1° settembre 2019
INGRESSO LIBERO
Catalogo della mostra pubblicato da Skira
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