Pierluigi Fresia torna a esporre alla Galleria Milano dopo dieci anni: Out of Place, in mostra fino a luglio, a cura di Francesco Tedeschi.
Da quell’ultmo appuntamento del 2009, Pierluigi Fresia, classe 1962, ha proseguito la propria indagine sulla fugacità del reale. Alle pareti incontriamo tre serie diverse di fotografie realizzate fra il 2017 e il 2019, immagini delicate, immerse nella caligine o nella penombra, suggestioni di tempi e luoghi come fuori posto, “out of place”.
Interessato a riflettere sulla validità del linguaggio, l’artista aveva in precedenza accostato la parola scritta alle immagini fotografiche per creare dei cortocircuiti percettivi e cognitivi. In queste nuove opere, invece, è sancita l’insufficienza e la debolezza del linguaggio, che viene eliminato e sostituito da enigmatici segni: “segni di transito”, come li definisce Fresia.
Nella serie Afasia (2017), questi segni sono lunghi graffi che solcano i soggetti fotografati immersi nella nebbia, mentre sulle lavagne della serie Blackboard (2018) rimangono solo tracce di cancellature, totali o parziali, di precedenti segni ormai privi di significato, pulviscolo di gesso, macchie come costellazioni su un cielo d’ardesia.
Ancora più radicale diviene l’affermazione della mancanza del linguaggio nelle opere intitolare Ibidem (2019), in cui piccoli numeri sono disseminati sulle fotografie, rimandando a note a piè pagina incomplete e mute.
I “segni di transito”, tracce di interventi incerti e incompiuti, mettono in discussione anche la validità della fotografia stessa: anche se si presume che possa bloccare la verità dell’istante, i segni insinuano il dubbio nelle immagini e portano a una perdita dei significati, riferendosi, in un certo senso, alle situazioni di perdita che la vita e il divenire portano inevitabilmente con sé.
Prendendo in prestito le parole del curatore Francesco Tedeschi: “Dentro e fuori la ragione propria della realizzazioni considerate per la loro compiutezza, l’opera di Pierluigi Fresia si conferma attraverso questi lavori come istigazone a una attiva partecipazione dell’osservatore alla disarmante complessità di ogni evidenza”.
La nuova personale di Fresia coincide, inoltre, con un momento fondamentale della storia della Galleria Milano: tre mesi fa veniva, infatti, a mancare Carla Pellegrini, storica direttrice e anima della galleria di via Turati, e la mostra Out of Place rappresenta l’occasione per riprendere l’attività espositiva, con grande rispetto per il passato, ma anche con uno sguardo al futuro e al rinnovamento, per continuare instancabili lungo la strada della ricerca artistica.
INFO
Pierluigi Fresia
Out of Place
a cura di Francesco Tedeschi
Galleria Milano
via Manin 13 – via Turati 14, 20121 Milano
fino a luglio 2019
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