Alcune informazioni utili per capire come il diabete e i problemi alla bocca possono essere collegati e perché
Il diabete è una malattia cronica che si presenta quando l’insulina, ormone prodotto dal pancreas con lo scopo di metabolizzare il glucosio nel sangue, non viene prodotta in quantità sufficiente o non funziona adeguatamente.
Questa malattia cronica, però, può essere la causa di una serie di altri problemi sia a livello macro vascolare che micro vascolare, senza contare tutti i problemi che può generare a livello neurologico, renale, oculare, cardio-vascolare ma anche al cavo orale.
In Italia, infatti, ancora oggi non è conoscenza comune (neanche tra le persone affette da diabete) quanto problemi comuni del cavo orale come la bocca asciutta e il diabete possano essere collegati tra loro e quanto l’uno influenzi l’altro e viceversa.
Effettivamente, come riportato in una delle ultime edizioni dell’Italian Diabetes & Obesity Barometer Report, solo negli ultimi quindici anni in Italia è stato diagnosticato il diabete ad almeno un milione di persone in più rispetto alla media registrata precedentemente e, secondo un’indagine condotta dall’Associazione Italiana Diabetici insieme all’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP), addirittura 6 italiani affetti da diabete su 10 non sono a conoscenza del legame che sussiste tra il diabete e i problemi del cavo orale, nonostante una buona percentuale di loro abbia dichiarato di avere problemi alla bocca e/o di aver perso uno o più denti, se non addirittura tutti quanti.
La ricerca scientifica ha infatti dimostrato che una scorretta o non sufficiente igiene orale può provocare con il tempo ulcere, alitosi, secchezza delle fauci, sanguinamenti e, nel peggiore dei casi, retrazioni gengivali o perdita dei denti che, a loro volta possono favorire lo sviluppo del diabete o peggiorarlo.
La stessa AIOP ha definito il rapporto tra diabete e malattie periodontali un “rapporto a doppio senso”, in quanto il diabete aumenta il rischio di contrarre malattie periodontali e viceversa.
Le persone a cui è stato diagnostico il diabete (sia di tipo 1 che di tipo 2) hanno una maggiore probabilità di sviluppare problemi orali tra cui carie, gengiviti, candidosi orali, sindrome della bocca bruciante (BMS), zigomicosi e mucormicosi, apergillosi, disfunzioni salivari, la sopracitata secchezza delle fauci ed una serie di altre malattie.
Coloro che soffrono di una qualche malattia periodontale, quindi, devono tenere sotto controllo i propri valori glicemici perché il tessuto gengivale danneggiato favorisce la diffusione dei batteri della placca dentale attraverso il flusso sanguigno nel resto del corpo, generando così una risposta immunitaria che non permette il controllo totale dei livelli di zucchero nel sangue influenzando la progressione del diabete o addirittura il suo sviluppo in persone sane.
Ecco perché è importante per chiunque, ma soprattutto per le persone a cui è già stato diagnosticato il diabete, porre una maggiore attenzione alla propria igiene orale.
Questo non significa soltanto lavarsi i denti con lo spazzolino tutti i giorni almeno tre volte al giorno, ma significa munirsi di ulteriori strumenti da utilizzare quotidianamente affianco allo spazzolino ed effettuare una pulizia professionale almeno una volta all’anno o, ancora meglio, una volta ogni sei mesi.
Ad uno spazzolino a setole morbide è opportuno affiancare infatti anche il filo interdentale, che serve a rimuovere eventuali residui di cibo fra i denti (o gli scovolini di gomma che stimolano la circolazione periferica senza provocare traumi alle gengive) ed utilizzare sempre anche un collutorio con azione antisettica e disinfettante per eliminare i batteri.
Il problema della secchezza delle fauci, per esempio, che prende il nome di xerostomia e che può rappresentare un campanello d’allarme della presenza di diabete di tipo 1, è molto importante da contrastare.
Sicuramente perché avere la bocca asciutta rende difficile il compimento di azioni quotidiane come deglutire, parlare e mangiare, ma soprattutto perché la saliva ricopre un ruolo molto importante per la digestione in quanto aiuta ad eliminare i residui di cibo e i batteri dai denti e neutralizza gli acidi presenti nella bocca aiutando così a prevenire la formazione di carie e di malattie gengivali che, come abbiamo già detto, possono incentivare lo sviluppo del diabete.
Per evitare la secchezza delle fauci, oltre ad una corretta igiene orale, sarebbe opportuno evitare lo zucchero, ridurre il consumo di sale e di alimenti contenenti sodio e, soprattutto, bere sempre molta acqua.
Ricordiamo infatti quanto è importante per contrastare o alleviare i sintomi del diabete, così come il verificarsi di malattie periodontali, adottare anche un’alimentazione sana.
Infatti anche a livello di alimentazione, ci sono alcuni cibi che possono danneggiare la salute dei nostri denti, come per esempio quelli molto acidi o quelli troppo zuccherati.
Questi alimenti, una volta assunti, alterano il ph orale andando a danneggiare lo smalto dei denti e riducendo la salivazione già normalmente inferiore nelle persone diabetiche a causa della loro risposta immunitaria bassa.
È fondamentale quindi per le persone affette da diabete evitare, o comunque ridurre, il consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici a rapido assorbimento e privilegiare alimenti contenenti carboidrati complessi, soprattutto quelli ricchi di fibre come i cereali integrali.
Vanno eliminati o ridotti quindi tutti quei prodotti realizzati con farine raffinate, ma anche latticini freschi e ricchi di grassi, bibite gassare e alcolici.
Anche la frutta va consumata con moderazione, cercando sempre di evitare frutta zuccherina come banane, fichi, uva, frutta secca e frutta sciroppata.