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Piccoli crimini coniugali: il thriller del quotidiano al Teatro Manzoni

©Massimiliano Donati

Piccoli crimini coniugali è l’ultimo spettacolo di prosa approdato al Teatro Manzoni. Se lo si dovesse descrivere in una parola, quella parola sarebbe giallo. Non ci sono crimini, nessun assassino né tantomeno un maggiordomo. Il killer è l’amore e le vittime sono coloro che lo provano. Piccoli crimini coniugali è una storia d’amore, ma senza fantasia. Dove per fantasia si intende tutto quel che film, libri e canzoni ci hanno fatto credere sull’amore. Le farfalle nello stomaco assomigliano più a una leggera gastrite. La passione è viva, ma non basta. L’amore vero non è tutto rose e fiore, ci sono anche quelli, ma il pacchetto comprende pure spine e insetti.

©Massimiliano Donati

A raccontare la storia di Marco e Lisa, sul palco, ci sono Michele Placido e Anna Bonaiuto. Due attoroni, di quelli che qualsiasi cosa fanno la fanno bene. Tranne far ridere, l’unica cosa che non riesce loro. Ci provano, ma non è ciò che vogliamo. Ci piacciono di più quando lasciano perdere le battutine e si gettano dentro le contraddizioni dell’animo umano. È irresistibile Placido nelle vesti di un marito tanto passionale quanto distratto, quando mette a nudo la fragilità del macho e il suo patetico tentativo di nasconderla dentro vuote avventure. Non si riesce a staccare gli occhi di dosso alla Bonaiuto quando il suo sorriso diventa sardonico e porta in scena il dramma di una moglie spaventata e crudele.

©Massimiliano Donati

Piccoli crimini coniugali è un thriller perché la verità è sommersa e va tirata fuori. Perché i personaggi non sono mai chi dicono di essere, nascondono le loro colpe e solo un’approfondita indagine è in grado di tirarle fuori. Si può essere sposati da 20 anni, ma si resterà degli sconosciuti. Nessuno riuscirà mai a leggerti nel pensiero, la finzione è insita nell’essere umano. Ci mostriamo non per ciò che siamo, fingiamo per ottenere ciò che vogliamo. Anche con coloro che amiamo.

©Massimiliano Donati

Ecco ciò che racconta il dramma di Éric-Emmanuel Schmitt. E, per farlo, il drammaturgo francese non ha bisogno di colpi di scena, scene d’azione o effetti speciali. Sul palco non c’è che un divano, perché i drammi più intensi sono quelli che si consumano dentro casa.

Info e prenotazioni:

TEATRO MANZONI

Via Manzoni, Milano – Tel. 02.7636901 | mail info@teatromanzoni.it

Orario spettacoli: dal 28 marzo al 14 aprile 2019, feriali 20,45 – domenica 15,30

Bilgietti: Poltronissima Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00 – Poltronissima under 26 € 15,50

 

 

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