Sul palco del Teatro Martinitt, fino al 31 marzo, va in scena L’operazione, una commedia che unisce in maniera straordinaria l’elemento comico al noir, con giuste ma amare riflessioni sulla malasanità italiana. Lo spettacolo è ambientato negli Anni ’90, lo si percepisce solo da alcuni dettagli come il televisore che trasmette la semifinale Italia-Argentina dei Mondiali di calcio del 1990, oppure dalla scena, una stanza d’ospedale un po’ vintage, per tutto il resto potrebbe essere ambientata ai giorni d’oggi per temi i profondamente attuali.
Il cast, formato da veri campioni, è capace di far perdere completamente la linea che divide palco da platea rendendo tutto estremamente reale e tristemente credibile, l’attore diventa paziente, diventa medico, diventa infermiere, tutto sulla scena si trasforma in realtà e, fino alla chiusura del sipario, si assiste allo spaccato di vita di questi cinque personaggi, ognuno in cerca di una propria verità.
Ma la verità spesso non sta né da una parte né dall’altra, siamo noi a dover decidere in cosa sia giusto credere e, tra corruzione, egoismo, scorrettezza, mancanza di scrupoli , quello che conta davvero per darsi una risposta è l’amicizia.
La stessa pura e “forse” reale che nasce tra due pazienti, il giovane Massimo (Nicolas Vaporidis), entrato nel reparto ortopedico del Policlinico per subire un intervento al ginocchio e Luigi, (Antonio Catania) degente allettato con le gambe fuori uso. L’entusiasmo di Massimo per una futile operazione che potrà permettergli di tornare a giocare a calcio, l’unico suo interesse per cui è disposto a farsi “aprire” un ginocchio, verrà smorzata fin dalle prime battute dal suo icastico compagno di stanza, pronto a metterlo in guardia su tutto: dal personale dell’ospedale, poco preparato e meno competente di quanto si possa immaginare, alle lunghe liste d’attesa, talvolta insensate, altre volte magistralmente architettate, affinché, chi può permetterselo, scelga una clinica privata e non la struttura pubblica. Un profondo e intricato sistema da cui è meglio tenersi alla larga prima di essere risucchiati per sempre nel vortice di una sanità ai limiti del surreale. Ma sarà tutto reale quello che racconta Luigi con la sua estrema simpatia e le sue battute schiette? È davvero interessato a “salvare” l’ingenuo Massimo? Oppure anche lui ha qualche bel tornaconto da questa situazione?
Sul palco, come in platea, i dubbi si fanno sempre più fitti, i personaggi si mescolano tra intrighi, relazioni segrete, complotti e favoritismi fino alle ultime battute su un testo in un primo atto più lento per poi prendere un bel ritmo veloce e intrigante nel secondo. Dove sta la verità, chi ha ragione, cosa devo fare, cosa dobbiamo fare? Di chi ci dobbiamo fidare?
Da questo mare magnum, tra risate e freddure, ne emerge una profonda umanità con le sue speranze, debolezze, fragilità e tentazioni per una storia senza tempo che lascia lo spettatore divertito, commosso e fortemente soddisfatto della scelta presa per la serata.
L’OPERAZIONE
Di Stefano Reali, diretto da Stefano Reali. Con Antonio Catania, Nicolas Vaporidis, Giorgio Gobbi, Gabriella Silvestri, Marco Giustin. Produzione Ginevra Media Prod.
Info e prenotazioni:
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10 – Parcheggio gratuito.
Orario spettacoli giovedì-sabato ore 21, domenica ore 18. Il sabato anche alle 17.30.
Biglietteria: lunedì 17.30-20, martedì-sabato 10-20, domenica 14-20. Ingresso: 24 euro spettacoli Fuoriclasse, 26 euro spettacoli Campioni. Abbonamenti a partire da 62 euro.
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