Tintoretto. Un ribelle a Venezia arriva in anteprima nei cinema italiani solo il 25, 26 e 27 febbraio 2019, il nuovo appuntamento con “La grande arte al cinema” realizzato da Sky Arte e distribuito da Nexo Digital. Quale momento migliore, quindi, per parlare di Venezia, se non in questi giorni frenetici di carnevale? E quale occasione migliore per celebrare Tintoretto nell’anniversario dei 500 anni dalla sua nascita?
In realtà, il docu-film Tintoretto. Un ribelle a Venezia si apre con un triste presagio: immagini di una Venezia notturna e silenziosa, affascinante ma lugubre, vedute dell’isola del lazzaretto, polverosi registri della peste estratti dagli archivi della Serenissima. Ma è proprio dalle antiche carte d’archivio che Melania G. Mazzucco, ideatrice e scrittrice di tutto il progetto, ha iniziato la sua ricerca per riscoprire la tormentata figura di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto (159-1594).
Dalla bottega di tintore di stoffe del padre, la vita del grande pittore si snoda, infatti, tra le calli e campi di Venezia, dove ha vissuto per oltre 70 anni. A narrare le vicende di Tintoretto è la voce di Stefano Accorsi, mentre numerosi storici e restauratori da tutto il mondo, insieme a Melania Mazzucco, intervengono per mostrarci i luoghi e le opere, sparsi per tutta la città, fra chiese, botteghe, isole e “scuole”.
Il film sottolinea molto quanto la pittura e la vita stessa di Tintoretto siano profondamente radicate in Venezia, in ogni aspetto della città cinquecentesca, in ogni livello della sua variegata società: dal breve periodo alla bottega di Tiziano, da cui si dice venga cacciato, alle taverne veneziane, dalla casa di Pietro Aretino, critico e agente ante litteram, alle Scuole di San Marco e San Rocco, dal convento di San Giorgio Maggiore alle sale di Palazzo Ducale.
Molto interessante è il racconto, narrato a più voci, del burrascoso rapporto di Tintoretto con gli altri due grandi pittori della Venezia del Cinquecento: Tiziano e Veronese. Le leggende e le antiche raccolte biografiche tramandano, infatti, di un invidioso Tiziano, maestro più anziano e affermato pittore delle corti europee, e di un acclamato e apprezzato Veronese a cui Tintoretto cerca di sfilare gli incarichi, giocando anche sporco. Al di là di queste vicende, reali o romanzate, a parlare sono le immagini delle loro opere, la loro pennellata, le differenti tecniche, i loro colori, illustrati dalle voci-guida degli esperti che ci accompagnano per tutto il film.
Un altro punto che emerge da Tintoretto. Un ribelle a Venezia sono i rapporti familiari dell’artista, in particolare con il figlio Domenico, che porterà avanti la bottega dopo la morte del padre, ma, soprattutto, con la figlia Marietta, avviata sulla strada della pittura, di cui la storia ha conservato il tenero ricordo, ma non le opere, inghiottite dalle nebbie dello scorrere del tempo.
Il contributo eccezionale del regista britannico Peter Greenaway mette in luce la bravura delle invenzioni pittoriche di Tintoretto e la sua grande e innovativa capacità scenica, ritenuta molto teatrale e quasi anticipatrice di soluzioni cinematografiche. Pare che, addirittura, il pittore fosse solito costruire dei piccoli teatrini con figure e personaggi per studiare composizioni ed effetti di luce dal vero.
L’insistenza nella modernità anticipatrice di Tintoretto, riconosciuta da molti registi e apprezzata anche da David Bowie, che possedeva una sua tela e lo riteneva uno dei primi esempi di rockstar nella storia, unita alla grande enfasi nell’identificazione del pittore con la città di Venezia e la sua fama immortale, può risultare un filo esagerata a un pubblico italiano. Ma è proprio nelle intenzioni del progetto riuscire ad arrivare, soprattutto, al pubblico internazionale, per far conoscere, finalmente dopo 500 anni, l’affascinante figura di Tintoretto e riconoscergli pienamente il ruolo che gli spetta nella storia dell’arte.
Vi consigliamo, quindi, di lasciarvi affascinare dalle sequenze di Tintoretto e prendere nota di tutti i luoghi meravigliosi immortalati, per organizzare una bellissima visita a Venezia, sulle orme di Jacopo Robusti!
Come di consueto, presentando il nostro coupon avrete uno sconto sul prezzo del biglietto.
INFO
Tintoretto. Un ribelle a Venezia
25, 26, 27 febbraio 2019
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