Il progetto che doveva arrivare è quello di Paolo Strippoli che ha diretto “Senza tenere premuto” il primo cortometraggio completamente girato con le storie di Instagram. Non è difficile pensare al perché gli sia venuta questa brillante idea in una società in cui il matrimonio dei Feragnez ha fatto più share di qualsiasi altro reality in circolazione e dove gli utenti sull’app sono arrivati alla soglia di 1 miliardo, pensare di potersi spingere un po’ più in là delle classiche storielle della vita quotidiana degli influencer è una bella idea per reinventare la visione di qualche cosa che ormai ci appartiene.
La trama racconta di Chiara Mancuso, o meglio @iamchiaramancuso interpretata da Chiara Vinci, una bella ragazza che frequenta l’università, pranza con le amiche, si scatena in discoteca e documenta ogni momento sul suo profilo Instagram fino a quando… Fino a quando non perde lo smartphone, va in paranoia, torna a casa a piedi, si divincola da un molestatore. Tutto senza accorgersi che qualcuno la sta seguendo. E filmando. Così, la vita scanzonata di una vanitosa di quartiere si tinge di noir.
Paolo ha avuto l’idea una mattina tornando al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si è diplomato, per seguire una lezione di Storia del Cinema. Mentre guardavano un vecchio film di De Santis ha notato che moltissimi “millenials” erano più interessati agli schermi dei loro cellulari e alle avvincenti vicende nelle storie di Instagram piuttosto che allo spettacolo che gli stava proponendo il grande schermo. Ed ecco che… Eureka! La narrazione classica non esercita più lo stesso fascino rispetto alle immagini così veloci e colorate da cui veniamo giornalmente bombardati. Può essere una visione triste, è vero, però è quella attuale e quindi di necessità bisogna far virtù, essere in gradi di aggiornarsi, rivisitarsi e proporre al pubblico quello qualche cosa di accattivante diventa soluzione necessaria.
Così una mattina d’estate, Paolo e alcuni amici, hanno iniziato a immaginare una possibile storia che avesse un reale collegamento con il concetto di grande attualità del voyerismo e del voler apparire a tutti i costi, o meglio essere “seguiti”, una futile necessità che sta dilagando negli ultimi anni con i social e di un altro tema importante, la nomofobia, l’ansia sempre più dilagante di perdere il cellulare o di non avere accesso a Internet.
Temi scottanti che hanno dato vita a “Senza tenere premuto” un horror 2.0 con Chiara Vinci e Chiara Aquaro. Scritto da Salvatore De Chirico e Paolo Strippoli. Prodotto da Guglielmo D’Avanzo e Francesca Andriani per 10D Film, con Carlotta Galleni per AG Business & Services, in associazione con Luigi Pezzilli per P&Co.
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