Docu-film accurato e brillante, quest’opera accompagna gli spettatori alla scoperta, creazione dopo creazione, tanto del Degas “artista” così come di Edgar Degas in quanto individuo: un Maestro dotato di un talento creativo superbo, passionalmente ossessionato dalla ricerca della perfezione e, al contempo, un essere umano tremendamente “terreno”, costellato da luci trionfali e da ombre cupissime che ne definirono la complessa personalità.
L’opera introduce gli spettatori agli splendori “plasmati” instancabilmente dall’artista transalpino avviando la propria narrazione a partire dall’esposizione “Degas: A Passion for Perfection”, tenutasi dal 3 ottobre del 2017 al 14 gennaio 2018 nelle pregevoli sale del Fitzwilliam Museum di Cambridge, la sede museale che custodisce la più vasta collezione delle opere di Edgar Degas nel Regno Unito. Creazioni dall’immane valore artistico, l’eterno “testamento” di un uomo quasi sempre insoddisfatto di quanto da egli “forgiato”, a tal punto che Degas è noto, anche, per l’assodata consuetudine di conservare la maggior parte delle proprie opere nascoste all’interno di innumerevoli scatole. Scatole che l’artista francese era solito aprire solo nelle circostanze che lo vedevano “costretto” a vendere le proprie opere, per una naturale ragione di sopravvivenza economica. Notevole arricchimento concernente il “mondo” di Edgar Degas viene offerto agli spettatori dagli speciali contributi frutto delle testimonianze della curatrice della suddetta esposizione, Jane Munro, le cui parole vengono affiancate dalla voce dell’allora Direttore del Fitzwilliam Museum, Tim Knox, autorevoli illustratori dei più affascinanti “lineamenti” del Degas artista: la costante ricerca artistica, gli studi dei maestri del passato, transitando per la costante osservazione del proprio tempo e approdando all’ossessiva rielaborazione delle proprie opere. Soggetti prediletti dell’arte di Edgar Degas furono le sinuose e delicatamente sensuali ballerine della scuola di danza dell’Opéra National di Parigi, la vita nei caffè parigini, al pari delle corse dei cavalli, dei ritratti di famiglia e l’eleganza dei nudi femminili: egli era attratto artisticamente dal “quotidiano”. Il “quotidiano” da egli vissuto, che tanto magistralmente ha saputo “raccontare” tanto ai propri contemporanei quanto “tramandare” a “noi” posteri, sprigionando brillantemente il proprio immenso talento nella pittura e sapendo saggiamente diversificare il proprio repertorio realizzando numerose statue, talvolta create in cera, talora in argilla, materiali che si addicevano “a pennello” alla più incredibile delle sue peculiarità: l’eterna rielaborazione delle proprie opere.
“Degas. Passione e perfezione” ci ha profondamente ispirati attraverso l’immensità delle vicende artistiche di Edgar Degas: la nostra certezza è che questo primo tassello dell’appuntamento con La Grande Arte al Cinema saprà “impressionare” e “attrarre” anche i nostri lettori, ai quali ne consigliamo la visione.
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