“The First”: la recensione dei primi due episodi della serie tv evento in anteprima
“The First” è la nuova affascinante e dirompente serie tv evento, le cui vicende si svolgeranno nell’arco di 8 episodi concepiti come “un film” di 8 ore, creata da Beau Willimon, una delle “menti” dietro al successo della serie televisiva “House of Cards”, prodotta da Westward Productions in collaborazione con Hulu, Channel 4 ed Endeavor Content e distribuita negli USA sulla piattaforma Hulu.
The First, che si preannuncia clamorosa, verrà presentata al pubblico italiano in data odierna, martedì 18 dicembre alle ore 20, nel corso di un’anteprima gratuita prevista in 30 sale cinematografiche nazionali sino a esaurimento dei posti disponibili (i posti non sono prenotabili). Questa serata evento è organizzata in collaborazione con Nexo Digital e i media partner Radio Deejay e Mymovies.it.
A questo link è visionabile l’elenco delle sale che proietteranno i primi due episodi questa sera, consultabile anche sui siti web ufficiali di Nexo Digital e TIMVISION.
The First sarà distribuita in Italia, in esclusiva, dalla piattaforma TIMVISION a partire da mercoledì 19 dicembre.
Anno 2030. L’intramontabile ambizione del genere umano ha condotto i pionieristici luminari della scienza e della tecnologia verso una tappa del progresso e della conquista dell’universo un tempo ritenuta tanto improba quanto caratterizzata da imprevedibili risvolti: la prima missione di un team di astronauti su Marte.
Allo scoccare dei primi istanti dell’episodio-pilota di The First, il cui titolo nella versione originale è “Separation”, gli spettatori vengono proiettati in un futuro, non così distante dai canoni tecnologici dai quali l’uomo è contornato, e dei quali si contorna ai giorni nostri, costellato da qualsivoglia comfort che l’innovazione ha saputo forgiare.
La colonna sonora, i cui ritmi sognanti accompagnano alla perfezione determinati, indimenticabili attimi esaltandone la ragguardevole intensità, rivolge all’intera opera uno sguardo al contempo seducente e ammaliante.
Ma la vera punta di diamante di “The First” è rappresentata da un cast-all star in stato di grazia, capitanato dal 2 volte premio Oscar Sean Penn, fuoriclasse senza tempo il cui curriculum cinematografico parla da sé, il quale “veste i panni” del capitano Tom Hagerty, indiscusso punto di riferimento per chiunque abbia mai varcato la soglia, fisica e psicologica, delle più mirabili imprese che l’uomo abbia mai condotto oltre i confini del Pianeta Terra.
Spicca nel cast con il proprio eterno fascino e la propria inenarrabile classe Natascha McElhone, nel ruolo di Laz Ingram, CEO di una società privata, la STEM, il cui obiettivo è ridefinire i parametri di ciò che separa l’uomo dai fasti dell’eternità, ovvero condurre e portare a compimento la prima spedizione umana su Marte. Più che gradita, inoltre, la presenza nel novero dei comprimari di “The First” dell’attrice Anna Jacoby-Heron, che interpreta il delicato ruolo della figlia del capitano Tom Hagerty, Denise.
Una perenne tanto palpabile quanto irrefrenabile tensione, indimenticabili scorci da sogno sul Pianeta Terra “osservato” dalla maestosa infinità dello spazio, situazioni tanto spiazzanti quanto memorabili e uno “sguardo” registico ammirevole fanno da cornice al primo episodio di The First, nel corso del quale il pubblico familiarizza con ciascuno dei personaggi, a partire dall’inquieto capitano Tom Hagerty, passando per l’apparentemente algida e inflessibile Laz Ingram, ma in special modo con un affascinante “presenza” maschile, i cui lineamenti vengono appena accennati ma le cui parole risuonano profetiche come se si trattasse dei presagi di una “divinità”, una sorta di “sussurratore” onnisciente, il quale corona un episodio-pilota dalle elevate ambizioni, ampiamente “specchio” del budget stanziato per la produzione di questa serie televisiva, il cui investimento supera i 50 milioni di dollari.
“What’s Needed”, il secondo episodio, entra “nel vivo” delle vicende di “The First”, assumendo dei connotati più delineati, “scavando” nella psicologia di ciascuno dei personaggi, rivelando alcuni tratti della vera “anima” di determinate personalità e portando il pubblico a stretto contatto con la “cruda” realtà delle conseguenze che la smisurata ambizione del genere umano, in talune circostanze, rischia di vanificarne, purtroppo, la brillantezza. Brillanti “flashback” vedono incantevoli protagoniste la figlia del capitano Hagerty, Denise, e la propria amata madre, Diane Hagerty, interpretata da una Melissa George tanto “effervescente” in alcuni passaggi, quanto soave e delicata nel corso di altri istanti, dettati dall’intensità e dalle emozioni più altisonanti. Durante questo episodio “emergono” con una forza primordiale taluni tratti del carisma del capitano Hagerty, “chiamato” a fare da saggio “mediatore” nel corso di situazioni “di crisi” apparentemente senza via di uscita. Doveroso spazio viene riservato, anche nel corso di questo episodio, a colui che abbiamo in precedenza definito il “sussurratore” onnisciente, che siamo certi “giocherà” un ruolo decisivo per le sorti delle vicende di questa coinvolgente serie televisiva.
La visione dei primi due episodi di “The First” ci ha deliziato e ne consigliamo la visione ai nostri lettori, auspicando che l’intramontabile fascino dell’inarrestabile progresso tecnologico e della ”conquista” di Marte possano affascinarvi e “conquistarvi” così come hanno fatto breccia su di noi.