Marina Abramović morirà sette volte per amore dell’opera lirica nello spettacolo “Seven Deaths”
Marina Abramović, una delle più grandi performance artist al mondo, riuscirà finalmente a portare in scena uno dei suoi più ambiziosi progetti: “Seven Deaths” uno spettacolo dedicato a sette eroine dell’opera lirica accomunate da una scomparsa tragica e violenta dove il comune denominatore è l’amore. Marina, ispirata dal personaggio iconico di Maria Callas, interpreterà sia il famoso soprano che l’atto tragico di alcune tra le opere più famose al mondo. Tosca, lanciatasi da Castel Sant’Angelo dopo la morte dell’amato Cavaradossi; Traviata, alias Violetta Valery consunta dalla tisi; Madama Butterfly, suicidatasi tramite harakiri; Norma, bruciata sul rogo; Desdemona dell’Otello che viene strangolata dal marito geloso; Carmen, accoltellata da don José; Aida, sepolta viva insieme a Radames.
“Rappresenterò sette morti operistiche. Morirò sette volte”.
Un progetto, quello di “Seven Deaths”, che inizia a maturare in Marina alla fine degli anni Settanta, sotto forma cinematografica, per poi trovare una prospettiva di realizzazione alla fine del 2014. L’idea era quella di interpretare le sette morti diratta da sette registi differenti in modo da dar vita a un lungometraggio composto da sette differenti episodi. Tra i registi coinvolti spiccavano i nomi di Roman Polanski, Alejandro González Iñárritu, Marco Brambilla, Giada Colagrande e Yorgos Lanthimos. Tutto rimase in sospeso per problemi logistici: alcuni registi si tirarno indietro e ci furono problemi di budget.
Finalmente, nel 2018, Marina ha trovato come risolvere tutti i problemi e mettere in scena il suo spettacolo che non sarà più cinematografico ma teatrale, infatti nel 2020 “Seven Deaths” verrà messo in scena, interpretato e diretto dalla stessa Abramović, al Teatro dell’Opera di Monaco.
La sceneggiatura del film mai realizzato, opera dello scrittore norvegese Petter Skavlan, verrà riadattata per l’opera teatrale, mentre i costumi di scena saranno disegnati dallo stilista italiano Riccardo Tisci, già direttore artistico della maison Gyvenchy e da pochi giorni alla guida di Burberry.
Dopo il debutto di Monaco, probabilmente l’opera andrà in tour anche a Londra, presso il Covent Garden.