Mangiarsi le parole: 101 ricette di scrittori italiani del Novecento

In quest’epoca dove sono sempre di più gli Chef stellati a fare capolino in tutte le televisioni e librerie d’Italia, la Casa Editrice Skira ha deciso di presentare 101 ricette non di “addetti ai lavori”, bensì di scrittori italiani del Novecento tra i quali due grandi Premi Nobel: Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti.

Il volume dal titolo “Mangiarsi le parole raccoglie 101 ricette di scrittori italiani del Novecento.”, verrà presentato mercoledì 7 marzo alle 18.30 presso la Feltrinelli RED in Viale Sabotino 28 a Milano e l’ingresso sarà libero. Con il curatore Prof. Luca Clerici dell’Università Statale di Milano intervengono lo scrittore Hans Tuzzi e Maddalena Fossati, direttrice de La cucina italiana. L’attore Claudio Marconi leggerà alcune ricette e un racconto.

Un’occasione davvero imperdibile per scoprire non solo un’antologia letteraria di testi rari e spesso sconosciuti, ma anche un menù e un ricettario davvero unico, infatti tutti i piatti proposti possono realmente essere cucinati!
La più antica ricetta risale al 1926 (il Balsamo di Ciprigna si legge nel curioso Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi di Omero Rompini) e la più recente è del 2017, firmata da Stefania Giannotti.

Le ricette sono organizzate in due serie, Menù alla carta e Menù a tema. La prima le propone suddivise per portate in ordine alfabetico, dall’aperitivo ai dolci, passando per sughi, salse e farciture. Ognuna delle sette sezioni è introdotta da un inedito di argomento culinario firmato da uno scrittore contemporaneo. Apre Andrea Vitali con la rievocazione di un’antica leggenda, chiude Michele Mari con In cauda, godibile e colto resoconto della sua formazione in tema culinario alla Statale. Presenti altri racconti inediti di Simonetta Agnello Hornby, Antonio Franchini, Giuseppe Lupo, Walter Siti, Hans Tuzzi.

Sono sette anche i Menù a tema, comprendendo il Menù del lettore con cui la serie finisce: pagine bianche lasciate a chi vorrà cimentarsi con le ricette, come in ogni libro di cucina che si rispetti.

Si parte con il Menù afrodisiaco, seguito da quello dietetico, e poi di genere: nel Menù rosa ecco solo piatti firmati da donne. Gli ultimi due sono un gioco: se il Menù di soli primi in versi comprende le poesie in dialetto di Biagio Marin e di Arrigo Boito, il Metamenù è fatto di ricette “al quadrato”, e termina con una lettura quanto mai adatta, la Ricetta per far ricette di Giuseppe Prezzolini. Dopo il dolce ogni Menù a tema propone infatti le Letture da meditazione, versione letterariamente analcolica dei tradizionali vini da meditazione.

Ai menù segue infine l’elenco in ordine alfabetico delle ricette con indicazione delle relative fonti. Il libro è scandito da una serie di disegni di John Alcorn, a partire da quello di copertina, rielaborato graficamente. Queste tavole e tutti i documenti riprodotti provengono dal Centro APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano, così come le immagini “culinarie” – in gran parte inedite – raccolte nell’Album illustrato che completa il volume. Sono riproduzioni da libri per bambini e da testate giornalistiche, fotografie originali e documenti inediti, come la lettera con la ricetta del brodetto di lavarello – “il piatto va servito quanto più possibile bollente” – spedita da Luigi Veronelli a Mario Soldati il 28 ottobre 1966.

Un volume che si preannuncia diventare un piccolo tesoro da conservare nelle proprie dispense e, perché no, valido per stupire i propri ospiti proponendo una cena dal menu Ungarettiano, passando per la letteratura italiana più gustosa che ci sia.

INFO
“Mangiarsi le parole raccoglie 101 ricette di scrittori italiani del Novecento.”
Mercoledì 7 marzo alle 18.30 presso la Feltrinelli RED in Viale Sabotino 28 a Milano (ingresso libero)