Arte e Mostre

Il paradiso di Cuno Amiet a Mendrisio

1893.11 Ragazzo bretone (Bretonischer Knabe) 1893, olio su tela, 65 x 80 cm Kunsthaus Zürich, Vereinigung Zürcher Kunstfreunde © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee

 

Se non siete ancora stati al Museo d’arte di Mendrisio in Svizzera ecco a voi un’ottima idea per farci un salto, magari approfittando delle festività Natalizie, per godere di una mostra davvero straordinaria: Il paradiso di Cuno Amiet da Gauguin a Hodler, da Kirchner a Matisse. Visitabile fino al 28 gennaio 2018.

Dedicata a Cuno Amiet, grande pittore svizzero vissuto tra Ottocento e Novecento e considerato uno dei grandi maestri della pittura moderna, questa esposizione presenta circa settanta dipinti e una sessantina di opere su carta e ricostruisce il lungo e ricchissimo percorso pittorico dell’artista. Capolavori provenienti dalla Fondazione Amiet di Oschwand e da svariati tra i maggiori istituti museali della Svizzera. La mostra è curata da Simone Soldini, direttore del Museo, con Franz Müller, curatore del catalogo ragionato dell’opera di Amiet dagli esordi fino al 1960, e Aurora Scotti, tra i maggiori esperti di pittura italiana ed europea di fine secolo, autori di importanti contributi in catalogo.

1890.07 Giovanni Giacometti legge alla finestra – Parigi (Giovanni Giacometti am Fenster lesend – Paris) 1890, olio su tela, 41 x 32.5 cm Collezione privata © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)more
1907.03 Autoritratto in rosa (Selbstbildnis in Rosa) 1907, olio su tela, 61 x 55 cm Collezione privata © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)
1907.14 La ragazza gialla (Lydia) (Das gelbe Mädchen - Lydia) 1907, olio su tela, 64.5 x 54 cm Kunstmuseum Olten © M. + D. Thalmanmn, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)more
1901.01 Autoritratto con mela (Selbstbildnis mit Apfel) 1902-1903, olio su tela, 64.5 x 54 cm Collezione privata (in deposito al Kunstmuseum Solothurn) © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)more

 

Amiet parte giovanissimo in compagnia di Giovanni Giacometti alla volta di Parigi e poi della Bretagna, dove vive l’esperienza Nabis a Pont-Aven sulle tracce di Gauguin, Amiet si farà conoscere per le sue straordinarie qualità di colorista.

Per un ventennio, nel corso dei primi due decenni del Novecento, la sua opera rappresenta la punta di diamante dell’avanguardia artistica svizzera. Non solo Amiet si ritrova nel cuore delle nuove tendenze francesi, tra simbolisti e neoimpressionisti, ma pochi anni dopo anche tra i fondatori, con Kirchner, Heckel e alcuni altri del gruppo Die Brücke, all’origine dell’espressionismo tedesco.

Nei primi due decenni il suo lavoro si contraddistingue per la continua sperimentazione, le innovative scelte compositive e soprattutto cromatiche.

1907.49 La raccolta delle mele (Apfelernte) 1907, olio su tela, 100 x 100.5 cm Kunstmuseum Solothurn, Schenkung Frau Monique Barbier-Müller in Erinnerung an ihren Vater Josef Müller, 1977 © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: Kunstmuseum Solothurn

Amiet sviluppa nel tempo, senza mai venirne meno, un proprio codice di valori positivi, incentrato sul sentimento di pienezza e di felicità che si gode in un’esistenza trascorsa in armonia con il mondo esterno, pienamente appagata dalla bellezza della natura, dalle sue innumerevoli manifestazioni di luci e colori.

All’interno del percorso il ruolo centrale occupato da Amiet nella storia artistica svizzera sarà testimoniato da una decina di confronti con artisti del panorama contemporaneo europeo da Paul Gauguin a Henri Matisse, da Giovanni Giacometti e Ferdinand Hodler a Ernst Ludwig Kirchner, da Alexej von Jawslensky e Marianne Werefkin a August Macke, da Gabriele Münter a Ernst Morgenthaler, così da poter ricreare nelle sale il clima nel quale si è mossa l’intera carriera di Amiet.

1912.16 Nudo femminile sdraiato con fiori (Liegender Frauenakt mit Blumen) 1912, olio su tela, 100 x 160.5 cm Kunstmuseum Bern, Legat Eduard Gerber, Bern © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: Kunstmuseum Bernmore
1921.33 Oschwand in inverno (Oschwand im Winter) 1921, olio su tela, 73.5 x 79.5 cm Collezione privata © M. + D. Thalmann, Herzogenbuchsee Crediti fotografici: SIK-ISEA, Zurigo

 

Il paradiso di Cuno Amiet da Gauguin a Hodler, da Kirchner a Matisse
Fino al 28 gennaio 2018

Museo d’arte di Mendrisio
Piazzetta dei Serviti 1
CH – 6850 Mendrisio

 

Recent Posts

Vita Bassa, Giorgia Fumo torna a teatro con il suo spettacolo: risate assicurate per tutti | Al Manzoni di Milano

La comica che ha conquistato il pubblico con la sua ironia torna sul palco con…

%s giorni fa

Il berretto a sonagli, la verità che sconvolge: una sorprendente rivisitazione moderna conquista il Teatro Martinitt di Milano

Una rappresentazione moderna e intensa del capolavoro di Pirandello tra regia innovativa e interpretazioni sorprendenti.…

%s giorni fa

The Chosen: Ultima Cena, torna con una scena mai vista: un evento esclusivo nelle sale italiane

Oltre 250 milioni di spettatori e 17 milioni di follower: il successo globale si celebra…

%s giorni fa

We are nomads, un viaggio emozionante tra resilienza e libertà: la danza Masai di Fernando Anuang’a al Piccolo Bellini

Una performance che celebra l’adattamento umano attraverso la danza ispirata alla vita nomade dei Masai.…

%s giorni fa

L’ispettore generale di Gogol, recensione: un carillon di burocrati e corruzione estremamente attuale

Corruzione e potere in chiave grottesca in scena fino al 23 febbraio al Bellini di…

%s giorni fa

Taxi Driver, Martin Scorsese torna al cinema: un evento unico per i fan del capolavoro

La versione restaurata del capolavoro di Martin Scorsese, Taxi Driver, arriva nei cinema italiani per…

%s giorni fa