Museo di Villa Bernasconi: alla scoperta della casa che parla
Avete mai sentito una casa parlare, invitarvi a entrare e raccontarvi la sua storia? Noi si. Ci è successo lo scorso venerdì, il 26 novembre 2017, in occasione dell’inaugurazione dell’appena ristrutturato Museo di Villa Bernasconi, a Cernobbio, su quel famoso ramo del lago di Como.
La villa, progettata nel 1906 dal giovane architetto meneghino Alfredo Campanini, appartenne all’imprenditore serico Davide Bernasconi ed è, per dirla come i giornali dell’epoca, “un gioiello d’arte e di freschezza”. Un’abitazione in stile floreale che racchiude in sé tutta la grazia e l’armoniosità del liberty d’inizio secolo scorso.
Non a caso, il museo è il fulcro del progetto “Liberty Tutti”, sviluppato dal comune di Cernobbio assieme alla Cooperativa Sociale Mondovisione col fine di creare un modello di gestione sostenibile della villa, coinvolgendo giovani talenti e professionisti in erba.
Una villa in stile liberty, elegante, immersa nel verde e aperta al pubblico. Tutto bellissimo ma tutto già visto? Se lo state pensando, vi sbagliate. Perché ciò che rende il Museo di Villa Bernasconi diverso da tutto ciò che avete visto fino ad ora è il fatto che, una volta lì, sarà lui stesso a parlarvi. Niente audioguide né hostess, a spiegarsi è l’edificio stesso.
Come? Grazie al concept “voci di villa”: un percorso innovativo e interrativo, fatto di contenuti multimediali, reperti storici, prestiti museali ed esperienze multisensoriali. Un approccio che fa sì che sia la villa stessa a raccontarsi, conducendo i visitatori alla scoperta delle sue sale. Narrando loro di quel che succedeva un tempo tra quelle mura, invitandoli a sbirciare dentro i cassetti, rispondere al telefono, rubare dolcetti dalla dispensa.
Un modo di vivere il museo tutto nuovo. Fresco e divertente. Perché sì, dentro Villa Bernasconi ci si diverte, noi l’abbiamo fatto. Entarci è un po’ come giocare alla macchina del tempo, tornando indietro di un secolo e immaginando di essere delle elegantissime dame della Bella Epoque arrivate fin lì per acquistare la famosa seta del Bernasconi per il loro prossimo abito.
E le novità non finiscono qui. Il Museo di Villa Bernasconi sprizza modernità da tutti i pori. Lo si capisce fin dall’ingresso, dove si trova esposta “Iridescence Print”, l’opera di Gramazio Kohler Reserach che mischia l’arte alla robotica di ultima generazione. Per poi finire in veranda, sede della prima Wikistazione italiana, dotata di postazione pc per poter arricchire in diretta la voce Wikipedia riguardante la Villa, e non solo.
Oltre al percorso espositivo, Villa Bernasconi ospiterà poi numerosi eventi rivolti a grandi e piccini. Curiosi? Sbirciate il calendario e poi correte in riva al lago!