Dal 16 al 18 novembre le notti delle stelle cadenti (leonidi)
una tempesta di stelle cadenti investì la terra per 4 ore. Migliaia al minuto!
Le meteore sembravano provenire dalla costellazione del Leone, si trattava infatti dello sciame delle Leonidi.Anche i giornali dell’epoca riportarono il fenomeno, uno spettacolo talmente incredibile che le persone venivano svegliate dai lampi di luce proiettati dai bolidi più luminosi che letteralmente apparivano esplodere nel cielo!
La tempesta si manifestò ancora nel 1866, le meteore furono avvistate con cadenza compresa tra 2000 e 5000 all’ora. Anche nei due anni successivi si verificarono altre tempeste: nel 1867, malgrado il disturbo della Luna sopra l’orizzonte, si contarono fino a 1000 meteore l’ora e successe anche nel 1868, grazie a un propizio cielo scuro.
Il 19 dicembre 1865 Ernst Wilhelm Tempel scoprì un oggetto circolare vicino alla stella Beta Ursae Majoris, che fu avvistato anche da Horace Parnell Tuttle il 6 gennaio 1866: si trattava della cometa 55P/Tempel-Tuttle, responsabile delle Leonidi.
L’orbita della Tempel-Tuttle interseca quasi esattamente quella della Terra, pertanto i materiali emessi dalla cometa durante i suoi passaggi al perielio non necessitano di sparpagliarsi più di tanto per dar vita alla pioggia di meteore che ogni anno si verifica intorno al 17 novembre.
Inoltre questo fatto comporta che, quando la Terra ne incrocia l’orbita subito dopo il suo passaggio, la sua scia sia ancora molto densa. Ciò spiega il motivo delle intense tempeste meteoriche delle Leonidi che si verificano ogni 33 anni, periodo coincidente appunto con il periodo orbitale della Tempel-Tuttle.
Anche negli anni 2000 ci fu un’altra tempesta, ma non così intensa, bisognerà attendere un nuovo passaggio della cometa che porterà nuove polveri e detriti, e precisamente questo succederà nel 2031.
In questi giorni, nella serata tra il 16 e il 17 novembre, è previsto il picco di avvistamenti. Guardate verso la costellazione del Leone, ad est appena dopo la mezzanotte.