Trovarsi per le mani casualmente una serigrafia di Warhol e non sapere perché. È esattamente quello che è successo al cantante Alice Cooper che, recatosi nel suo magazzino di New York, dove lascia tutti i suoi oggetti di scena, ha trovato una stampa su seta dal nome Little Electric Chair, dalla serie Death and Disaster realizzata da Andy Warhol nel 1964.
Ma come diamine ci è finita li quella preziosa stampa e come mai il buon Cooper se ne è dimenticato per oltre quarant’anni?
Le teorie sono diverse: intanto l’opera non è mai stata montata su telaio e questo fa pensare che sia stata acquistata e messa nel dimenticatoio praticamente subito, neanche il tempo di prestarle un minimo di attenzione dovuta.
Ma perché allora è stata comprata?
Conoscendo il passato di Cooper, non fa strano pensare che questa serie Death and Disaster, molto disprezzata dalla critica per la sua durezza di contenuti che affondavano in maniera troppo forte la società americana, fosse invece molto apprezzata dal cantante e dalla sua compagna Cindy Lang, famosi per essere controcorrente e amanti del macabro. Infatti l’opera mostra la fotografia della sedia elettrica del carcere di Sing Sing, dove i coniugi Julius e Ethel Rosenberg furono giustiziati con la dubbia accusa di spionaggio militare in favore dell’Unione Sovietica.
Al tempo Warhol non riusciva a piazzare questa serie e, secondo la testimonianza di Shep Gordon, fidato manager di Cooper, l’opera fu acquistata nel 1970 dalla compagna del cantante per 2500 dollari. Un prezzo assolutamente vantaggioso contando che nel novembre del 2015 un’altra stampa della stessa serie è stata battuta all’asta da Christie’s per ben 11,6 milioni di dollari.
Ma questo comunque non spiega ancora come mai il cantante si sia così facilmente dimenticato della preziosa opera, inoltre, questa svista potrebbe costare cara al signor Cooper visto che dal novembre 2011, la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts ha cessato di autenticare le varie opere ritrovate nel tempo per via di una lunga controversia legale su un autoritratto di dubbia provenienza, rendendolo così privo di valore. Quindi, non dovesse ricevere l’autenticazione, anche l’opera ritrovata da Cooper potrebbe non avere valore. Bella fregatura.
Comunque non abbiamo ancora una risposta definitiva, come mai quest’opera era abbandonata nel fondo di un magazzino? Ancora una volta corre in aiuto Shep Gordon, a quanto ricorda, la Lang già nel 1964 desiderava acquistare un’opera di Warhol, ci riuscì nel 1970, regalando a Cooper la stampa per utilizzarla come elemento “decorativo” sul palcoscenico. Questo spiegherebbe perché sia finita fra gli oggetti di scena.
Per concludere vien da pensare che ai tempi, il cantante fosse talmente “travolto dal vortice del successo” che non fosse consapevole di cosa avesse per le mani e come dice Gordon: “Era l’epoca del rock, nessuno di noi pensava a nient’altro”… Sì diciamo così.
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