Tutta la visionarietà e il genio artistico di Kuniyoshi al Museo della Permanente di Milano

Utagawa Kuniyoshi, Cortigiana Serie:Le tre dure prove delle donne moderne (Tōsei sanpukutsui), 1833 220×290 mm – silografia policroma (nishikie)

Il mondo intero gli ha dedicato numerose mostre e ora anche l’Italia rende omaggio all’arte di Utagawa Kuniyoshi. Agli inizi dell’800 il suo indiscutibile genio lo rese maestro dell’ukiyoe, la stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno, celebre al punto da influenzare la cultura dei manga, degli anime (film di dei tatuaggi e della cultura pop in genere.

Utagawa Kuniyoshi, Teppozū Serie: Luoghi famosi di Edo (Tōto meisho), circa 1832-1833 265×390 mm – Silografia policroma (nishikie)

Dopo il successo riscontrato dall’esposizione che lo scorso anno a Milano ha reso omaggio a Hokusai, Hiroshige e Utamaro, è stato deciso di dedicare a Kunyioshi un’esclusiva mostra che possa rendere giustizia al carattere particolare e originale, riflesso nelle opere e nei temi del Maestro giapponese, che lo ha differenziato rispetto ai precedenti maestri del mondo fluttuante giapponese.

Così KUNIYOSHI. Il visionario del mondo fluttuante, dal 4 ottobre al Museo della Permanente di Milanosarà l’esaltazione di mondi e paesaggi visionari popolati da donne bellissime, attori kabuki, animali mitici e fantastici e leggendarie figure come briganti e samurai. 165 silografie policrome provenienti dal Giappone verranno suddivise lungo un percorso che si snoderà in 5 macro sezioni quali la Beltà, i Paesaggi, gli Eroi e i guerrieri, gli Animali e le parodie e, infine, i Gatti.

Utagawa Kuniyoshi, Proverbi illustrati [con i gatti] (Tatoe zukushi no uchi), 1852 352×244; 352×246; 353×245 mm ciascuno – silografia policroma (nishikie)
Le stampe dei gatti richiamano la più grande passione dell’artista e il connotato che, insieme agli eroi, lo ha reso celebre. Osservando le opere, tra l’altro, si può ben scorgere come questi animali siano spia di una personalità artistica tanto misteriosa quanto eccentrica. Le immagini di Kuniyoshi, infatti, non smettono mai di stupire: sono fantasiose, barocche, ricche di colori e densi di particolari minuti. I personaggi sono imponenti e loro azioni roboanti, occupando tutta la superficie dell’illustrazione.

Utagawa Kuniyoshi, La principessa Tamatori ruba il sacro gioiello dal Palazzo del Drago (Ryūgū Tamatori hime no zu), 1853 – trittico di ōban – 378×255; 378×255; 377×255 mm ciascuno silografia policroma (nishikie)

La curiosità di Kuniyoshi lo ha spinto verso importanti innovazioni sul campo tecnico, tanto è vero che, lasciandosi ispirare dall’arte occidentale, ha imitato la resa dell’incisione da lastra di rame anziché da matrice in legno, distinguendosi dai maestri del paesaggio. La sua poliedrica e intrigante figura ha avuto il merito di dare vita a una scuola che ancora oggi ripercorre la grande varietà dei soggetti e dei temi del Maestro.

Utagawa Kuniyoshi, Tagliarsi le unghie Serie:L’universo femminile (Shinramanzō), circa 1843-44 – 224×292 mm silografia policroma (nishikie)

 

KUNIYOSHI. Il visionario del mondo fluttuante
Museo della Permanente, Milano

dal 4 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018