Pink Floyd: Londra 1967 – Londra 2017. Il Victoria & Albert Museum festeggia il mezzo secolo della band che ha fatto storia del rock progressivo.
Dopo le mostre “David Bowie is” e “You Say you Want a Revolution? Records and Rebels 1966-1970”dedicata ai Rolling Stones, il V&A dedica alla storica band britannica che ha superato da quasi un decennio la soglia dei 200 milioni di dischi venduti un viaggio multisensoriale nello straordinario mondo della sinestesia musicale: “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains”. Dal 13 maggio al 1 ottobre, il cuore di Knightsbridge ospita la prima retrospettiva dedicata al leggendario gruppo fondato dal chitarrista Roger Keith “Syd” Barret (affiancato e poi sostituito da David Gilmour), il bassista George Roger Water, il batterista Nick Mason e il tastierista Richard Write, in concomitanza dei cinquant’anni dall’uscita del suo primo singolo “Arnold Layne”, seguito, nell’agosto del 1967, dal disco di debutto “The Piper at the Gates of Dawn”.
Una storia di musica, di concerti, di design, di parole, che ricostruirà la scena della Londra psicodelica degli anni Sessanta per risalire fino ai giorni nostri. In esposizione poster, audio, video, reperti originali, fotografie, costumi di scena, e naturalmente le immagini iconiche che hanno scandito l’evoluzione dei Pink Floyd: dai maiali volanti sopra la centrale elettrica di Battersea al prisma di “The Dark Side of the Moon” fino alle mucche al pascolo e ai “i martelli in marcia” del videoclip cult “The Wall”.
La mostra includerà filmati, disegni e testimonianze inedite in un itinerario immersivo tra oltre 350 “pezzi” e maxi video che riproducono filmati d’epoca e a sofisticate apparecchiature a Led, a partire dall’ingresso della mostra: una splendida riproduzione in scala quasi raddoppiata del furgone Bedford nero con la fascia bianca, utilizzato nel 1965 dai futuri Pink Floyd, quando ancora si chiamavano The Tea Set, attraverso cui si è catapultati in piena epoca psichedelica, in una esplosione di suoni e colori.
A fare da colonna sonora al percorso, in ordine cronologico, i pezzi e le voci passate e presenti dei membri della band, compresi David Gilmour, Nick Mason, Roger Waters e Richard Wright, per concludersi nella “Performance Zone”, una stanza quadrata circondata da pannelli video disposti per tutto il perimetro dei muri, intorno ai quali sono stati posizioni ben 25 diffusori Sennheiser; uno spazio in cui letteralmente immergersi tra luci in un continuo gioco di intrecci e la proiezione in loop di una versione multicamera di “Comfortably Numb” del Live8, con diversi inserti grafici, capace di riportare il visitatore indietro nel tempo ad Hyde Park quel fatidico 2 luglio 2005.
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