Marzo è arrivato, anticamera della Primavera ad anticipare la bella stagione delle letture. Ecco la selezione delle novità in libreria.
“Milk and home” Rupi Kaur (Tre60)
Per 9 mesi ai vertici della classifica del New York Times con oltre un milione di copie vendute, “Milk and home” di Rupi Kaur (Tre60) è una raccolta di testi di amore, perdita, trauma, violenza, guarigione e femminilità. Dure e commoventi, leggere e sconcertanti, le parole di Rupi Kaur, accompagnate dai suoi disegni, toccano profondamente il cuore di tutti coloro che cercano consolazione e coraggio nella forza della poesia. E della sincerità. Le sue opere, e in particolare le fotografie intitolate Period, il progetto fotografico dedicato al tema tabù delle mestruazioni, hanno acceso dibattiti, scatenato controversie e attirato su di lei, giovane autrice, artista e performer di origine indiana, l’attenzione di tutto il mondo.
“Non Volevo Morire Vergine” Barbara Garlaschelli (Piemme)
La vita di Barbara è cambiata all’improvviso a poco più di quindici anni, quando per un tuffo in acqua troppo bassa è rimasta tetraplegica. Quindici anni è l’età delle prime cotte, delle prime schermaglie, dei batticuori. E del sesso. Di tutte le perdite che l’incidente ha portato con sé, la più insopportabile è proprio il pensiero di restare vergine per sempre. Vergine non solo nel corpo, ma di esperienze, di vita, di sbagli, di successi, di fallimenti, di viaggi, di sole. Armata di coraggio, ironia e molta curiosità, Barbara affronterà tutte le rivoluzioni imposte dalla nuova condizione, fino a ritrovare se stessa in un corpo nuovo in una girandola di situazioni tragicomiche. Barbara Garlaschelli torna in libreria con una nuova “avventura”, quella della protagonista di Non Volevo Morire Vergine, dopo Sorelle, (vincitore del Premio Scerbanenco) e Non ti voglio vicino (2010), finalista al premio Strega.
Torna in libreria, con la prefazione di Donato Carrisi, la vera storia di JOHN DOUGLAS, il primo cacciatore di serial killer. Scritto a quattro mani con il produttore cinematografico Mark Olshaker, “Mindhunter”, la vera storia di John Douglas, l’agente speciale che nel 1980 fondò l’Unità investigativa di supporto dell’FBI e il programma di “Criminal Profiling” che avrebbe cambiato per sempre le tecniche di indagine sui serial killer, il primo ad avere quell’intuizione dirompente che lo ha portato a girare per anni tra le prigioni degli USA e a intrattenere colloqui con i più pericolosi criminali americani, da John Wayne Gacy, l’uomo che vestito da clown uccideva senza pietà, a James Earl Ray, sicario di Martin Luther King.
Autore di romanzi, poesie, saggi e libri di viaggio, è ritenuto «una delle voci più alte nel coro degli autori contemporanei» (The New York Times), tradotto in più di trenta paesi e insignito di numerosi premi letterari, paragonato dalla critica a Borges, Calvino e Nabokov, Cees Nooteboom è di nuovo sugli scaffali con una preziosa e folgorante raccolta di testi dedicati al Giappone “Cerchi Infiniti” (Iperborea). Dalle metropoli avveniristiche di Tokyo e Osaka alle antiche città imperiali di Kyoto e Nara, dalle incisioni di Hokusai e Hiroshige al teatro kabuki, il rapimento mistico e intellettuale dei giardini zen, quella coesistenza intrecciata di buddhismo e shintoismo nei templi e nei riti millenari che scandiscono ancora il calendario nelle campagne, Cerchi infiniti raccoglie i suoi testi più illuminanti su quarant’anni di viaggi attraverso i paesaggi, le architetture, la poesia e la storia del Sol Levante per andare alla scoperta della bellezza e della sfida che il Giappone continua a rappresentare per l’Occidente.
“Troppo facile dire No”, Sergio Staino Chicco Testa (Marsilio)
In un gustoso confronto a colpi di matita e parole, Sergio Staino, disegnatore, fumettista, regista tra i più famosi interpreti della satira politica in Italia, e Chicco Testa, politico, manager, già segretario nazionale e presidente di Legambiente, mettono alla berlina tutti i limiti della diffusa cultura dei No, per mostrare come non aiutino affatto a crescere. A furia di «No Ogm», «No Triv», «No Riforme» e via negando, siamo infatti un paese bloccato nella palude dell’immobilismo e rischiamo di consegnarci agli attaccabrighe, ai demagoghi, ai dispensatori di post-verità. Per esorcizzare tutto questo, gli autori regalano un falò delle oscenità di cui ogni giorno siamo tutti vittime, spesso inconsapevoli.