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Trip Therapy: 1000 giorni in viaggio intorno al mondo in un libro. Consacrazione di un’avventura

Chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sé. Perché il fiore si fonderà con il pomeriggio, con il tramonto, con l’odore di terra bagnata e con le nuvole all’orizzonte.
Paulo Coelho

 

Un viaggio intorno al mondo può iniziare nei posti più inaspettati, come su un treno tra Milano e Piacenza quando, dopo la fine di un’altra giornata di lavoro, alzando gli occhi sulla strada verso casa vedi un tramonto. Forse il più bello mai visto o forse proprio quello che ti ricorda che di tramonti ce ne sono tanti e vale la pena vederli tutti…

È proprio così che inizia l’avventura di Claudio Pelizzeni, ex bancario e oggi Globetrotter ad honorem. Con il suo Trip Therapy ha voluto dimostrare che se hai un sogno non esistono limiti che possano fermarti.

Dall’età di 9 anni Claudio convive con il diabete di tipo 1. Questo non è mai stato un limite per lui e, con i dovuti accorgimenti e attenzioni, non ha mai permesso alla malattia di impadronirsi della sua vita, cosa che purtroppo accadere a moltissime persone che soffrono dello stesso problema. Questa percezione è stata per Claudio un incentivo a perseverare nella realizzazione del suo progetto e dimostrare che “si può fare!”. Tutto si può fare, anche il giro del mondo in 1000 giorni senza l’uso di aerei.
Grazie a una buona preparazione aerobica, ma soprattutto ai consigli dal suo medico diabetologo, e con la giusta organizzazione ha voluto essere il testimone del “Viaggio come Terapia”: da qui nasce Trip Therapy.

Con lo sguardo rivolto a est, zaino in spalla e poco altro, giusto il necessario per la “sopravvivenza”, Claudio si mette in marcia da Piacenza: rotta verso nord!
La Transiberiana il suo primo grande obiettivo, un desiderio che esaudisce, il primo di tanti. Passa attraverso la Russia e la Mongolia per poi approdare in Cina e vedere con i suoi occhi questa grande potenza economica mondiale.
L’India è una tappa che non vuole assolutamente trascurare e arriva addirittura in Manipur, letteralmente la “terra dei gioielli”, immersa nel profondo e lussureggiante angolo verde del nordest indiano, luogo difficile da raggiungere e che solo grazie a questo viaggio Claudio ha potuto scoprire avendo dalla sua parte il lusso del tempo.
Trascorre tra Nepal e India quasi otto mesi. Il Nepal rimane una tappa fondamentale nel suo cuore, dove ha dedicato due mesi e mezzo al volontariato in un orfanotrofio che gli ha restituito un’esperienza indimenticabile.

 

Il percorso di Claudio prosegue poi verso gli stati del sud-est asiatico per arrivare, con una nave cargo, da Hong Kong a Brisbane in Australia dopo 12 giorni in mare aperto.

L’Australia, si può dire, è il luogo dove tutto è iniziato 10 anni prima con la scoperta del mondo backpackers, ovvero il viaggio “zaino in spalla”, la grande ispirazione della sua avventura.
È il momento di spostarsi nuovamente: obiettivo Nord America. Come arrivarci senza aerei? Semplice, con un’altra nave da cargo.
Semplice in realtà non lo è per niente; per altri 26 giorni Claudio è in mare aperto senza telecomunicazioni, senza internet, senza poter comunicare con la terra ferma ed è proprio in questi lunghi momenti in solitaria che inizia a dedicarsi seriamente al progetto chiuso nel cassetto: la stesura di un romanzo, nato, concepito e scritto durante il viaggio e pubblicato esattamente il giorno del rientro, “L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più in là”.
Arriva in Canada e la soddisfazione è grande, sente di essersela guadagnata davvero quella terra. Chi prende un aereo e in 10 ore arriva da una parte all’altra del mondo perde la soddisfazione di guadagnarsi e sudarsi il viaggio.

 

In Nord America è “toccata e fuga”; troppo costoso e il cibo non è dei migliori. Provate voi a sopravvivere al junk food soprattutto soffrendo di diabete. Così Claudio attraversa il continente: da ovest a est e poi da nord a sud e ancora verso ovest fino alla California il tutto in due mesi, dove ovunque il comune denominatore si chiama ZUCCHERO!

 

È arrivato il momento di spostarsi, lasciandosi alle spalle zuccheri e carboidrati che tanto hanno fatto dannare il suo compagno di viaggio, il diabete per approdare nel Centro America e poi nel Sud America.

Si parte dal Messico, attraversato in 5 settimane per poi passare al Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica fino a Panama dove trova un lavoro interessante su un catamarano a vela, su cui fa il video maker, cuoco e marinaio per arrivare a Cartagena, in Colombia. Passa per l’Equador, il Perù, la Bolivia, il Cile e l’Argentina per toccare le punte più estreme del continente, a Ushuaia, e iniziare la risalita: Paraguay, Uruguay e finalmente Brasile. Questi magnifici territori richiedono a Claudio circa un anno di tempo per essere completamente ammirati.

 

Una volta fatto il giro del Brasile, giunto a Rio De Janeiro, è il momento di prendere l’ultima nave cargo che lo porta in Senegal: tempo di percorrenza 11 giorni.

 

È arrivato il momento di tornare verso casa. Il percorso prevede: Mauritania, Marocco, Spagna e Francia fino al grande arrivo nuovamente in patria. Una piccola tappa a Milano per salutare gli amici di sempre e poi l’ultimo viaggio, quello forse più emozionante, verso gli affetti veri, quelli che dopo 1000 giorni si fanno davvero sentire. Claudio riprende quel treno, quello che gli ha dato l’ispirazione, quel Milano-Piacenza che per anni è stato il suo tragitto ordinario casa-lavoro/lavoro-casa, ma l’11 febbraio 2017 quel piccolo tratto però racchiude in sè un intero mondo e lo riporta a Casa. Emozionarsi? Difficile non farlo.

 

L’uscita del libro “L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più in là”, come detto prima, è in contemporanea esatta con il giorno del rientro di Claudio a Piacenza: non è un reportage, ne tanto meno un diario di bordo, ma un romanzo dove il viaggio diventa quello introspettivo, quello delle persone che Claudio ha incontrato e ha imparato a conoscere. Questo romanzo parla di esperienze vissute, episodi realmente successi ma raccontati con poesia e a volte un briciolo di fantasia. Una storia narrata da un personaggio di cui non conosciamo il nome, che possiamo immaginare sia Claudio, ma che potrebbe essere ognuno di noi.
“Nella vita non esistono scelte giuste o sbagliate. Esistono solo delle scelte che ci portano ad una certa latitudine e longitudine del mondo in un determinato momento. Le mie mi hanno portato a realizzare un giro del mondo in 1000 giorni. Ho attraversato 44 paesi, senza mai prendere un aereo. Volevo riappropriarmi dei confini, delle culture, delle persone che cambiano. E per farlo ho mollato la mia vita, la mia zona di comfort, per mettermi in discussione, andare alla ricerca della felicità, di un orizzonte in costante mutamento.”

Tutti quelli che sono rimasti affascinati dall’avventura di Claudio e vogliono conoscerlo di persona possono incontrarlo in occasione delle presentazioni del suo libro, questo il calendario:
03.03 Ponte dell’olio: Presentazione ufficiale libro al Circolo Athena
05.03 Puntata imperdibile de Il mondo insieme su Tv2000
06.03 Napoli, presentazione ufficiale al MMB – Napoli
08.03 Caserta, presentazione ufficiale a Radio Zar Zak
10.03 Piacenza, presentazione ufficiale a La Feltrinelli Piacenza
12.03 Milano intervento a Fa’ la cosa giusta!
28.03 Milano presentazione ufficiale Il Balzo
02.04 Cortemaggiore presentazione ufficiale Ladri di Fragole
09.04 Carpi presentazione ufficiale Il Calice
21.04 Festival di Imperia
06.05 Pisa Festival Civic

Per i dettagli cliccate sul link di ogni evento.

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