Se è vero che i libri sono un piacere che crea INdipendenza, FortementeIN presenta le nuove proposte di Elliot per il mese di febbraio.
Juliet Appleton, come molte delle ragazze ai primi del novecento, impara a usare la macchina da scrivere, sinonimo di emancipazione e novità, strumento in grado di creare una schiera di giovani impiegate: le type-writer girls. Ma nell’ambiente di lavoro Juliet è considerata una ragazza eversiva, perché vive da sola, frequenta il College, fuma sigarette e gira in campagna con la sua bicicletta, anch’essa simbolo di una nuova forma di libertà femminile. Dopo varie avventure Juliet riuscirà a trovare un buon impiego e l’amore, ma non senza difficoltà.
GRANT ALLEN
Autore di origine canadese versatile e prolifico, molto attivo alla fine del XIX secolo. Scrisse soprattutto testi scientifici, filosofici e sull’evoluzionismo, ma anche numerosi romanzi. Considerato uno dei pionieri del genere fantascientifico, è ricordato anche per i suoi romanzi gialli e polizieschi. Morì nel 1899 mentre stava terminando il suo ultimo romanzo, ma riuscì a dettarne a voce il capitolo finale all’amico e vicino di casa Arthur Conan Doyle. La ragazza con la macchina da scrivere è uno dei due scritti sotto pseudonimo femminile.
Un minuto è sufficiente per cambiare la vita di Antonio, giovane musicista che vive a Parigi grazie a una borsa di studio. Il minuto in cui suona il telefono e la voce angosciata del suo eccentrico amico Jean Charles lo coinvolge in una ricerca nella quale finirà per perdersi. L’amicizia tra Antonio e Jean Charles era stata perfetta fino all’arrivo di Ophélie. In “Gli Amanti” Eugenia Rico scrive con una prosa esatta, misurata e una voce matura che conquista il lettore e gli fa vivere la storia di un triangolo amoroso in cui ognuno, a modo suo, cerca di esorcizzare i fantasmi della solitudine.
EUGENIA RICO
Nata a Oviedo, in Spagna, nel 1972, è laureata in Legge. Tra le sue opere di maggiore successo, ricordiamo: La muerte blanca (Premio Azorin 2002), il saggio En el país de las vacas sin ojos (Premio Espiritualidad 2005), e El otoño alemán (Premio Ateneo de Sevilla 2006). La sua opera ha ricevuto il riconoscimento Beca Valle-Inclán dalla Accademia Reale di Spagna a Roma. Collabora regolarmente con «El Mundo» e «El País».
Davide vive nella borgata di una piccola città siciliana, una provincia avvolta nei suoi miseri rituali: la processione dell’Addolorata, la gara di sosia di Raffaella Carrà, le sanguisughe per i salassi, la perdita della verginità con le prostitute del lungomare. Arturo Belluardo ci accompagna in uno scavo agrodolce dell’archeologia sentimentale, tra comicità e tragedia, per costruire un romanzo di formazione di grande originalità.
ARTURO BELLUARDO
È nato e cresciuto a Siracusa, ma vive a Roma con due donne e due gatti. Lavora alla Direzione Crediti del Banco Popolare e spesso cucina. Il suo romanzo Il ballo del debuttante è stato segnalato al Premio Calvino 2016. Le sue storie sono state pubblicate su «Lo Straniero», «Buduàr», «Succedeoggi» e «Mag O» e in antologie edite da Nottetempo e dal Goethe Institut. Nel 2015 il suo testo Scatola a sorpresa è stato portato in scena al Teatro Biondo di Palermo. Sempre a Palermo, è stato rappresentato il monologo La volta che mio padre m’imparò a volare.
Se essere è una tragedia, non essere o non essere più è forse una tragedia ancora maggiore.
I personaggi di questi inflessibili racconti di Rigoni – dal pensionato che torna segretamente di notte a lavorare nel proprio ufficio allo scultore mediocre e velleitario che sogna di essere baciato dalla gloria dopo la morte, dalla donna che non si rassegna di aver perduto la sua miracolosa bellezza alla terrorista delusa che la rivelazione delle sue imprese trovi nella stampa solo un’infima eco – incarnano tutti un dramma le cui forme variano dal nostalgico fino al patetico e al grottesco ma denunciano una stessa, insopprimibile, universale esigenza: il desiderio di esistere, di affermarsi, di essere riconosciuto, si tratti delle grandi come delle piccole o minime cose.
MARIO ANDREA RIGONI
È docente universitario, critico e scrittore. Collabora alle pagine culturali del «Corriere della Sera». Ha pubblicato, fra l’altro, tre libri di aforismi e due di racconti: Dall’altra parte, postfazione di Ruggero Guarini (Aragno, 2009) vincitore del premio Settembrini 2009, ed Estraneità, postfazione di Paola Capriolo (La Scuola di Pitagora, 2014).
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