Arte e Mostre

Un secolo di fotografia in mostra all’Unicredit Pavilion

André Kertész, Distortion 40

 

Torna l’appuntamento con la fotografia nel cuore di downtown Milano all’UniCredit Pavilion.

Fino al 29 gennaio è possibile ammirare Look At Me! Da Nadar a Gursky, una carrellata di fotografie che attraversano oltre un secolo di storia e indagano il tema del ritratto, declinato secondo varie tematiche.

Si tratta di una selezione di fotografie a partire dalla collezione UniCredit Italia, Austria e Germania che vanta complessivamente oltre 4.000 foto storiche e contemporanee e circa 60.000 opere d’arte; un patrimonio antico che deriva dalla fusione e dall’accorpamento di vari istituti bancari e delle rispettive collezioni d’arte che sono state accumulate nel corso del tempo.

Barbara Klem, Madonna pret à porter
Gaspard-Félix Tournachon Nadar, George Sand
Man Ray (Emmanuel Radnitzky), Portrait of Meret Oppenheim

Concepita come una panoramica da fine 800 ai giorni nostri, “Look At Me! Da Nadar a Gursky” è una rassegna composta da 170 opere articolata sui tre livelli di UniCredit Pavilion che propone una narrazione in sei sezioni tematiche.

“Il volto della società” e “L’individuo e la massa” prendono in esame il rapporto tra la figura e l’ambiente circostante, considerato nelle sue differenti forme di apparizione e di influenza sul singolo. Qui sono esposte, tra le altre, opere di Cartier-Bresson, Weegee e Ghirri. Sulla Passerella dell’Arte, si articolano le sezioni “L’artista come modello” e “Hall of fame”, una galleria di ritratti di artisti del XX secolo, di politici, intellettuali che affronta il tema della rappresentazione della celebrità e delle retoriche a essa collegate. Tra questi si possono ammirare lavori di Nadar, Man Ray, Catalano e Marclay.  All’interno della Green House, “Il ritratto del corpo” e “La messa in scena” presentano ritratti in studio e in posa che raccontano una società, spesso la medesima dei ritratti rubati in strada, che mira a inventare o reinventare il volto, la persona o il mondo che la circonda.
In questa sezione sono esposte le opere di Bellocq, Richter, Arbus e Probst.

Francesco Jodice, What We Want, Forte dei Marmi, 2000
Michael Wesely, Ponte di Rialto, Venezia, 2009

 

Una lettura del mondo come teatro nel quale quale ognuno, prima o poi, chiede di essere attore e non solo spettatore, di essere guardato oltre che di guardare.
“Look at me!” diventa allora il richiamo del fotografo a guardare in macchina, ma anche la richiesta del soggetto di diventare protagonista dell’immagine.

Biglietti: 8€ intero, 6€ ridotto, gratuito ai minori di 18 anni
Telefono per informazioni: 800 184949
www.unicreditpavilion.it

Recent Posts

F1, Brad Pitt scende in pista: i primi 10 minuti del film sono pura adrenalina cinematografica

Un’anteprima mozzafiato al CinemaCon rivela Brad Pitt nei panni di un pilota di Formula 1…

%s giorni fa

Hunger Games: L’Alba sulla Mietitura: rivelato il logo ufficiale con sorpresa per i fan

Il teaser del prequel svela il logo del film e coinvolge Woody Harrelson, aumentando l’attesa…

%s giorni fa

Superman: il nuovo film di James Gunn promette azione con robot, kaiju giganti e Krypto

Scopri le sorprendenti novità sul prossimo film di Superman diretto da James Gunn Il regista…

%s giorni fa

Addio a Val Kilmer: il leggendario attore di Top Gun e Batman Forever muore a 65 anni

Lutto nel mondo del cinema: Val Kilmer si spegne a 65 anni lasciando un’eredità indelebile…

%s giorni fa

Il sequel di Matrix che non ti aspetti: un capolavoro nascosto da scoprire assolutamente

Scopri l’opera meno conosciuta dell’universo Matrix che ha conquistato critica e pubblico Quando si parla…

%s giorni fa

House of the Dragon 3: nuove guerre e alleanze segrete cambiano il destino dei Targaryen

Tornano draghi, intrighi e vendette: rivelati nuovi personaggi e svolte nella trama della terza stagione…

%s giorni fa