La Follia di Delia: fantasy erotico tra fiaba e cultura pop
Se alla vigilia di un weekend folle il vostro fisico viene meno, consegnandovi a una austerità indesiderata e a una sessione di letto in solitaria, potreste trovare consolazione ne “La follia di Delia” di Annarosa Girardini.
Pubblicata lo scorso anno dalla piccola casa editrice passion ErosCultura, questa “Fiaba licenziosa, con streghe, incanti e passione”, come recita il lungo sottotitolo, apre letteralmente la porta al lettore su un mondo dalla logica al contempo sfuggente e sfrenata.
Delia, una donna tanto disinibita quanto superficiale, si presenta al pubblico seduta sul divano dello psicanalista, in piena guerra con il proprio inconscio. Da qualche tempo, i suoi sogni sono interrotti dall’irrompere di persone che la maltrattano. Nell’ultimo, addirittura, una donna uguale a lei la picchia. Incapace di elaborare i contenuti delle proprie visioni oniriche, Delia accetta che il dottore metta in atto una pratica poco ortodossa e le apra una porta con tanto di cardini e maniglia sul proprio mondo interiore.
Desiderosa di risolvere la situazione in fretta, neanche si trattasse di un guasto della propria lavatrice, Delia si getta oltre la soglia e una giostra di avventure erotico-sentimentali prende il via. Si susseguiranno incontri con cliché romantici, animali fatati, fantasie adolescenziali e fantasmi del passato, alla ricerca di un senso di sé, di una volontà e anche di un briciolo di maturità. Non diciamo altro della trama, per non rovinare le molte sorprese. Basti sapere che quasi non v’è metafora che non trovi una espressione visiva, fattuale, quasi tattile in questo romanzo fantasy erotico che deve molto alla fiaba e ancora di più alla cultura pop.
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