Nel cuore di Milano esiste un luogo dove religione e laicità trovano la loro unione perfetta, concedendo all’osservatore molti spunti di riflessione sul rapporto tra arte e fede. Si tratta del Museo San Fedele situato all’interno della meravigliosa Chiesa di San Fedele progettata nel Cinquecento da Pellegrino Tibaldi.
Il Museo, curato da Andrea Dall’Asta SJ, segna un’importante tappa nel percorso compiuto dalla Fondazione Culturale San Fedele di Milano che dagli anni Cinquanta si è proposta come interlocutore per un rinnovamento dell’arte sacra.
Il percorso si snoda dall’ingresso lungo la navata, toccando alcuni ambienti già restaurati come, la cripta secentesca con la Via Crucis di Lucio Fontana, il sacello che custodisce alcune tombe asburgiche, dominato dall’installazione di Jannis Kounellis sul tema dell’Apocalisse, la cappella delle Ballerine, storicamente cara alle danzatrici della Scala, in cui è inserita una installazione di ex voto di Mimmo Paladino, l’imponente sacrestia lignea del Seicento e l’antisacrestia con quadri di Ambrogio Figino e Bernardino Campi.
L’arte “sacra” non è morta, come spesso si è detto nel Novecento, ma necessita di una “conversione” del linguaggio che, non può essere separato dall’attualizzazione del suo messaggio. Così, nella chiesa, dopo la realizzazione della Pala del Sacro Cuore di Lucio Fontana (1955), altri celebri artisti contemporanei come David Simpson, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Sean Shanahan, Nicola De Maria e Claudio Parmiggiani sono stati interpellati per riflettere su alcuni temi della fede.
Al percorso si aggiungono tre spazi, il primo raccoglie antichi reliquiari di tutti i santi dell’anno, un altro piccolo “sacrario” conserva oggetti liturgici che hanno accompagnato per oltre due secoli la presenza dei gesuiti a San Fedele, prima della soppressione dell’Ordine nel 1773 e del loro ritorno in questa chiesa nel 1946. Infine, nella “quadreria”, opere di Girolamo Romanino, Francesco Cairo, fratelli Procaccini, Carlo Maratta, Giacomo Favretto sono collocate accanto a quelle di Lucio Fontana, Mario Sironi, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti, Lawrence Carroll e molti altri, in un confronto tra antico e contemporaneo, in un dialogo tra le diverse arti, compresa la fotografia di Joel Meyerowitz.
Il Museo San Fedele mostra un cammino compiuto nei decenni, caratterizzandosi da un lato come luogo della memoria, dall’altro come stimolo di riflessione per aprire un dialogo con la cultura e la spiritualità odierne.
Tutte le immagini presenti nell’articolo sono di Luca Casonato
INFO:
Il Museo San Fedele si trova in Piazza San Fedele, 4 a Milano, raggiungibile con la metropolitana linea rossa e scendendo alla fermata Duomo.
ORARI: mercoledì, giovedì e venerdì: ore 14-18; sabato: ore 10-18; domenica: ore 14-18
BIGLIETTI: 2 euro e fino ai 12 anni è gratuito
VISITE GUIDATE a cura del Museo: 7 euro (studenti, 4 euro)
LA PROSSIMA VISITA GUIDATA con il Direttore, Andrea Dall’Asta: sabato 2 luglio, ore 16
Per sapere tutte le altre date delle visite e gli aggiornamenti, tenete d’occhio il sito www.sanfedeleartefede.it
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