Magnus, lo Shazam delle opere d’arte
L’App “mai più senza” si chiama Magnus soprannominata “lo Shazam dell’arte” perché funziona esattamente come per l’App della musica, si inquadra l’opera all’interno del riquadro sullo schermo dello smartphone, si fotografa e subito si hanno tutte le informazioni su cosa si sta guardando, funziona sia per la pittura che per la scultura.
Oltre a darvi le informazioni di base, come nome dell’opera, autore, dimensioni, periodo storico, tecnica usata e così via, da anche la quotazione attuale, sia per le opere battute all’asta, ma anche quelle esposte nelle gallerie, così se vi venisse in mente di comprarne una vi potete fare subito i conti in tasca, o girare sui tacchi e andare a fare un po’ di soldi…
L’inventore di Magnus è un imprenditore d’arte tedesco di nome Magnus Resch, un trentunenne meglio noto per aver co-fondato Larry’s List, un database di collezionisti di arte contemporanea e per la sua denuncia aperta sull’inefficienza del sistema delle gallerie, attraverso il libro Management of Galleries, in cui critica dettagliatamente i curatori di gallerie d’arte moderna.
Resch e il suo gruppo hanno iniziato a sviluppare Magnus nel 2013, ma solo adesso l’App è fruibile, questo perché il lavoro è stato davvero complesso, il database è enorme e ha richiesto anni per essere catalogato, al momento Magnus è in grado di riconoscere oltre 8 milioni di opere realizzate su diversi supporti, tranne i video che dovrebbero essere aggiunti a breve.
Sì perché il lavoro di ricerca e di ampliamento del database non è finito con la distribuzione dell’App, l’archivio e in continua crescita e questo grazie soprattutto al crowd-sourcing, ovvero la possibilità da parte degli utenti di aggiungere documentazione, che viene poi minuziosamente controllata dal team di Resch.
Inutile dirvi il successo che ha già riscosso Magnus, non solo tra collezionisti, galleristi e esperti del settore, ma anche tra le persone comuni che sempre di più si stanno avvicinando al meraviglioso e complesso mondo dell’arte.