In passerella a Parigi sfila la collezione Dior A/I 2016-17, gli abiti ricordano sagome scure come pagine bianche da cui emergono silhouette dal nero denso, consistente, ricamato e trapuntato. Seguono velluti devoré dipinti a mano, jacquard colorati ispirati a un disegno iconico di Monsieur Dior, quello dell’abito Ice-Cream, frammenti di colore, motivi ricamati sopra altri motivi stampati, tocchi di maculato.
Tutto è all’insegna della mescolanza e dell’accumulo, per delineare i contorni di una femminilità in movimento: lo stile elettrico di una donna parigina anticonformista e avida di territori non ancora addomesticati.
I décolleté si ammantano di sensualità; le spalle sono drappeggiate o scoperte, la pelle si mostra senza pudore. I volumi e le silhouette nascono da uno stravolgimento dei capi e da un cortocircuito stilistico. I riferimenti al guardaroba maschile e agli abiti da lavoro sottolineano l’incedere volitivo di una donna esploratrice della giungla urbana. Le falde sono asimmetriche, talvolta esagerate; grandi tasche da giacca workwear o ampie martingale abbottonate reinterpretano la linea del tailleur Bar. Silhouette Dior dai volumi generosi definiscono un nuovo realismo della donna Dior, libera e dinamica, attuale e intuitiva.
Gli accessori: anelli come sculture assemblate, ear cuff con multiclip. Borse come portafogli giganti, ricche di scomparti, abbinate a custodie per occhiali portate a tracolla. Una nuova icona della Maison Dior: una borsa interamente ricamata o in pellami esotici (struzzo, coccodrillo, lucertola), che si mescolano tra loro in un contrasto estetico.
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