Rieccoci alla rubrica “Milano segreta”, oggi vi voglio portare in un luogo magico e assolutamente nascosto dalla città metropolitana pur essendo a due passi da essa, vi porto all’Abbazia di Chiaravalle.
Sorpassando piazzale Corvetto e proseguendo dritto verso sud, vi salterà subito all’occhio un panorama completamente diverso, questo perché percorrendo poco più di 3 chilometri si arriva nel cuore della campagna tra Milano e San Giuliano Milanese e immersa nel verde dei prati, spicca l’inconfondibile torre nolare dell’Abbazia di Chiaravalle riccamente decorata. (La torre nolare è detta “Ciribiciaccola” clicca qui per scoprire la filastrocca milanese che ne parla).
L’Abbazia di Chiaravalle risale agli inizi del XIV secolo ed è un tripudio di loggette, colonnine e pinnacoli in stile gotico che intarsiano la mole a pianta ottagonale. Fu fondata nel 1135 e demolita pochi anni più tardi per essere ricostruita con l’aspetto attuale.
Le linee sono essenziali all’esterno e riflettono la solennità degli spazi interni, che richiamano uno stile romanico ma non ancora gotico. Inizialmente l’unico motivo decorativo concesso erano le colonne con capitelli corinzi, tuttavia, con i passare dei secoli, il divieto andò allentandosi e così, alla sobrietà del mattone tipicamente padano, si sono aggiunti gli splendidi affreschi dei Fiammenghini del Seicento e l’affresco raffigurante La Madonna della buonanotte di Bernardino Luini che si trova alla fine dello scalone lungo il transetto.
Rimarrete davvero abbagliati davanti al coro in noce, risalente al 1645 e voluto da Carlo Garavaglia, coi suoi meravigliosi bassorilievi intagliati che narrano la vita di San Bernardo.
Durante la visita è d’obbligo passare dal chiostro, un quadriportico con magnifici capitelli scolpiti, un luogo ricco d’arte dove assaporare la religiosa tranquillità che caratterizzava la vita dei monaci, che tutt’ora vi risiedono.
Questo luogo, edificato nel XIII secolo, collega diverse parti dell’abbazia: passando sul lato est, un portale consente l’ingresso nella Sala Capitolare, uno dei luoghi più importanti del complesso, dove si possono ammirare graffiti attribuiti al Bramante raffiguranti la Milano del tempo, il Duomo ancora senza le guglie, Santa Maria delle Grazie in costruzione e il Castello Sforzesco che mostra ancora l’antica torre del Filarete, davvero curioso.
Invece, proseguendo sul lato meridionale, si trova l’ingresso al refettorio, una sala con cinque campate coperte da una volta a crociera dove si può ammirare un affresco Fiammingo sul fondo della stanza.
L’Abbazia di Chiaravalle è sempre stata fortemente amata dai milanesi oltre che per il suo splendore, anche grazie alla vicinanza con la grande città, accanto all’Abbazia sorge l’antico borgo milanese di Chiaravalle, con tipiche trattorie e il Parco della Vettabbia, dove poter fare meravigliose passeggiate.
Se siete rimasti affascinati all’Abbazia di Chiaravalle vi consiglio, sulle stesse orme, di andare a visitare quella di Morimondo e i complessi di Viboldone e Mirasole, questi edifici completavano una corona sacra intorno alla città di Milano, una cintura di centri d’arte e di cultura che ebbe un peso determinante nella vita sociale ed economica della “bassa”.
Come raggiungere l’Abbazia di Chiaravalle:
Indirizzo: Via di Sant’Arialdo 102
Trasporti: MM3 linea gialla fermata Corvetto poi bus 77
Contatti: Telefono 02.57403404
Apertura: La chiesa ed il chiostro sono visitabili dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e (anche la domenica) dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
Durata Visita: 1 ora circa
per tutte le info visitate il sito www.monasterochiaravalle.it
Se decidete di fermarvi un po’ di più e volete pranzare nel cuore della campagna milanese, queste le caratteristiche trattorie:
Trattoria Al Laghett
Via Sant’Arialdo 126, Chiaravalle (MI) – Tel. 390.25691717
Locanda di Chiaravalle
Via San Bernardo 36 – Tel. 02.5391851
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