La nuova Sala degli Orologi del Museo Poldi Pezzoli

Oggi, venerdì 16 ottobre 2015, ha riaperto al pubblico la Sala degli Orologi del Museo Poldi Pezzoli, uno scrigno ricco di tesori; sono quasi 250 gli oggetti suddivisi nelle 15 sezioni che compongono la straordinaria collezione, resa possibile anche grazie al generoso contributo di Nina Stevens, in ricordo del compagno Patrick Heiniger, storico CEO di Rolex.


Il collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli possedeva un piccolo gruppo di orologi particolari, tra cui il famoso “carro di Diana” e una decina di pendole da parete di grandi dimensioni del XVIII secolo, tutt’oggi esistenti e quasi tutti esposti, nel 1973 grazie alla generosa donazione di orologi meccanici e strumenti scientifici del grande collezionista Bruno Falck viene realizzata la Sala degli Orologi, per opera dell’architetto Guido Frette, con la collaborazione di Guido Gregorietti, allora direttore del Museo.
Davvero notevole la consistenza e la qualità della raccolta donata, che ha reso da allora la collezione la più importante e rappresentativa del suo genere esposta in Italia.

Il nuovo ambiente è stato reinterpretato come una scatola-scrigno, il sistema dei ‘pali’ che sostengono le vetrine pensili al centro dello spazio è stato integrato rimodulando il percorso di visita arricchendolo di una serie di nuovi espositori.
Tutte le superfici hanno una finitura omogenea che richiama l’acciaio cor-ten per creare una base scura e uniforme sulla quale si stagliano le opere esposte, tale finitura si ricollega idealmente, anche per la scelta del colore delle pareti, allo Studiolo Dantesco e alla Sala d’armi creata da Arnaldo Pomodoro.
La conoscenza dei meravigliosi meccanismi e della loro eleganza anche decorativa, oltre che della loro funzionalità, si può scoprire con “Time Pieces”, una postazione interattiva ideata dallo studio di arte digitale Streamcolors, l’applicazione, fruibile grazie a una postazione touchscreen fissa nel museo, permette ai visitatori di navigare a 360° in un ambiente tridimensionale, “entrando” all’interno dei manufatti.
Il nuovo lavoro e il nostro sforzo” – afferma Annalisa Zanni, direttore del Museo, – “testimoniano il costante impegno del Poldi Pezzoli nell’aggiornamento museografico, che avviene attraverso la tecnologia ma tiene sempre protetta l’identità del Museo: è il nostro doveroso tributo a questo scrigno prezioso, nato dalla passione collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e, successivamente, di Bruno Falck e di molti altri generosi collezionisti e donatori che insieme agli studiosi continuano a farlo vivere”.

www.museopoldipezzoli.it

 

Recent Posts

Cinema, cinque secoli in un’unica classifica: i registi eleggono il capolavoro assoluto degli anni ’70 | Non te l’aspetti

Un gruppo di registi, occhi attenti e critici esigenti del mondo del cinema, si è…

%s giorni fa

Antonino Cannavacciuolo: quanto costa un pranzo degustazione a Villa Crespi | Vale uno stipendio

Voi lo sapete quanto costa pranzare a Villa Crespi da Antonino Cannavacciuolo? Il conto vale…

%s giorni fa

Wicked, Cynthia Erivo: durante le riprese la strega dell’ovest si è quasi spenta | Tutta la verità

C'è un alone di mistero che avvolge le riprese di "Wicked", il musical super atteso…

%s giorni fa

Conclave, il thriller sul Vaticano con Ralph Fiennes: suspense e intrighi sul grande schermo

Una storia di elezione papale piena di segreti, moralità e colpi di scena, pronta a…

%s giorni fa

La ruota del tempo 3, chi interpreterà la famiglia reale di Andor? Ecco le nuove rivelazioni

Nuovi attori e intrighi promettono di rivoluzionare la terza stagione della serie fantasy di Prime…

%s giorni fa

Dune: prophecy, rivoluziona tutto con un nuovo colpo di scena su Desmond Hart e la sua eredità

L’ultimo episodio della serie HBO svela segreti inaspettati che cambiano completamente il destino dei personaggi.…

%s giorni fa