Qualcosa mi sarebbe mancato se,
a parte il colore, non mi fossi impegnato,
ad un certo momento della mia vita, anche con l’incisione.
Marc Chagall
Fino al 6 gennaio 2016, all’Arengario e la Casa degli Umiliati, sede dei Musei Civici di Monza, sono esposti per intero i tre cicli di acqueforti, per un totale di oltre 300, che costituiscono un corpus considerato ormai inscindibile di Marc Chagall: le Anime morte di Gogol’, le Favole di La Fontaine e la Bibbia.
L’artista russo, svolge in esse una meditazione circolare; nelle tavole delle Anime Morte riflette sull’uomo, sulle sue meschinità, sul suo limite; nei fogli delle Favole compie un viaggio nella natura, nella sua bellezza e nella sua impronta originaria; nella Bibbia torna a riflettere sull’uomo, ma in una luce ben diversa rispetto a quella delle Anime Morte. L’uomo rimane quello che è: imperfetto, segnato in modo indelebile dal limite e dal peccato, ma la cui finitezza viene rischiarata dalla realtà di Dio.
Il percorso espositivo inizia idealmente all’Arengario con la sezione dedicata alle Favole di La Fontaine e alla Bibbia. Nel caso delle Favole, la grande tecnica incisoria di Chagall dà vita a un mondo fantastico, in cui la componente mitologica del racconto supporta l’analisi del comportamento di animali che ricalca quello degli uomini. Particolare attenzione è rivolta ai più piccoli, l’allestimento delle Favole è studiato appositamente a “misura di bambino” per favorire un approccio diretto con le incisioni e una migliore lettura dell’immagine.
Di fronte all’opportunità di lavorare sulla Bibbia, Chagall si sentì investito da una sorta di impegno morale nei confronti delle proprie radici. Primogenito di una famiglia di stretta osservanza ebraica, visse il testo sacro come parte integrante del proprio quotidiano e i personaggi biblici costituirono per l’artista presenze vive, appartenenti a un mondo dove immaginazione e realtà si fondono. La lettura chagalliana della Bibbia si incentra sulle figure dei Patriarchi e dei Profeti, ritratti come potenti condottieri del “popolo eletto”. Anche gli animali recitano un ruolo importante, visti non solo come protagonisti dei racconti, ma come ideale legame con la sua infanzia. I temi affrontati da Chagall nella Bibbia rimandano a un universo culturale di cui l’artista si è nutrito fin dai primi anni di vita e a un linguaggio che risente delle esperienze figurative legate alle avanguardie del XX secolo, delle quali Chagall è stato un esponente di primo piano.
La sezione ai Musei Civici di Monza – Casa degli Umiliati accolgono il ciclo delle Anime morte di Gogol’. Se la Bibbia e le Favole sono per l’artista il pretesto per indagare le origini religiose e nel contempo un modo per confrontarsi con la cultura francese, al contrario il romanzo di Gogol’ racconta aspetti della cultura russa dai quali Chagall prende man mano le distanze. Le tavole incise di Chagall rileggono il testo di Gogol’ e nel contempo disegnano un viaggio nei territori dell’umanità, con ampi richiami ai paesaggi russi e ai personaggi della madrepatria.
CHAGALL, LA GRAFICA DEL SOGNO
Monza, Arengario (piazza Roma) e Musei Civici di Monza – Casa degli Umiliati (via Teodolinda 4)
Orari: da martedì a domenica; Musei civici: 10-13/15-18; Arengario: 10-13/15-19
Ingresso: Biglietto unico integrato Chagall + Musei Civici: intero 6 € – ridotto 4 €
Informazioni: Ufficio Mostre, tel. 039.366381; Musei civici di Monza: tel. 039.2307126; Arengario: tel. 039.329541
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