Al Teatro Regio di Torino va in scena “The Best of Italian Opera”

Amo la lirica, amo l’opera, uno dei grandi patrimoni culturali italiani, fin da bambina, per mia fortuna, ho avuto un nonno che mi ha sempre portato alla Scala di Milano per farmi appassionare a quello straordinario mondo fatto di arte pura, di ambientazioni magiche e suoni sublimi. Ero affascinata da tutto, imparavo i libretti prima di andare a teatro così da potermi assaporare a pieno ogni storia in cui mi immergevo per quella sera.
Ancora adesso, appena ne ho la possibilità colgo l’occasione per andare a godermi qualche opera. A tal proposito ho letto di questa straordinaria iniziativa di EXPO TORINO, dove nella splendida cornicie del Teatro Regio verrà presentato: “The Best of Italian Opera”.

Dal 9 al 26 luglio 2015 si alterneranno quattro grandi opere del melodramma italiano:

La bohème di Giacomo Puccini (9, 14, 18 e 23 luglio)
Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (10, 15, 19 e 24 luglio)
La traviata di Giuseppe Verdi (11, 16, 21 e 25 luglio)
Norma di Vincenzo Bellini
Se siete degli appassionati come me immagino che non perderete l’occasione per andare a vedere almeno una, se non tutte queste magnifiche rappresentazioni, se invece non vi siete ancora mai avvicinati a questa straordinaria arte vi consiglio di provare l’esperienza, ne rimarrete innamorati.
Al Teatro Regio si prospetta uno spettacolo straordinario, con l’allestimento di un’opera diversa ogni giorno, per un totale di sedici recite. Si ha la possibilità di ammirare quattro titoli fondamentali della storia dell’opera italiana, passando dal tragico al sublime, senza tralasciare l’ironia e il sorriso; capolavori assoluti interpretati e diretti da grandi artisti protagonisti della scena internazionale e con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio.

Le opere in calendario:

“La bohème” di Giacomo Puccini opera simbolo del Teatro Regio, dove Puccini decise di rappresentarla in prima assoluta nel 1896.
Il dramma lirico de La Bohéme racconta la vita e le storie d’amore di un gruppo giovani artisti poveri che conducono “una vita gaia e terribile”. Ambientata in una misera soffitta nella Parigi del 1830.

“Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini vedrà in scena autentici fuoriclasse del genere buffo come Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amarù, Roberto de Candia e Nicola Ulivieri protagonisti del fortunatissimo allestimento di Luisa Spinatelli con la regia di Vittorio Borrelli, sul podio Giampaolo Bisanti.
Incalzante e dinamica commedia; il conte d’Almaviva, uomo spagnolo ricco e potente, si innamora di Rosina, una giovane orfana sivigliana, di cui il tutore Bartolo è innamorato e deciso a sposare. Per evitare sorprese il tutore tiene Rosina segregata in casa proibendole ogni contatto con l’esterno. Il conte d’Almaviva per vederla e parlarle va in incognito a Siviglia sotto il nome di Lindoro. Figaro, barbiere di Siviglia, lo riconosce e deciso ad aiutarlo escogita con lui alcuni stratagemmi per far sì che il conte riesca a comunicare con l’amata attraverso dei biglietti. Bartolo, intanto, gelosissimo, decide di sposare Rosina e per screditare l’avversario lo calunnia. Figaro interviene con i suoi magheggi perché il tutore Bortolo non l’abbia vinta.

“La traviata” di Giuseppe Verdi sarà quella firmata dal regista Laurent Pelly, una delle produzioni che ha ottenuto i più ampi consensi di critica e di pubblico.
Il dramma lirico de La Traviata racconta la storia d’amore fra un giovane di onorata famiglia e una cortigiana di dubbi costumi.
I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore fino all’ultimo.
Due sono i cardini del dramma: amore e morte e intorno a questi s’aggira l’ispirazione del musicista che forse non salì mai tanto in alto nell’esprimere il dolore.
La morte è già negli estenuanti accordi con cui si apre il preludio, sembra che Verdi intenda darci, col preludio dell’opera, una sintesi rapida del dramma, e vi riesce mirabilmente.


Infine “Norma” di Vincenzo Bellini, sarà presentata nell’allestimento firmato da Alberto Fassini, la regia originale verrà ripresa per l’occasione da Vittorio Borrelli. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio un direttore affermatissimo nel panorama internazionale: Roberto Abbado. Tra i protagonisti il meglio del belcanto: Maria Agresta, che ricordiamo splendida protagonista de I Vespri siciliani, Roberto Aronica e Riccardo Zanellato.
L’opera Norma si svolge nelle Gallie all’epoca della dominazione romana. Nell’antefatto la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l’amante segreta del proconsole Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde all’insaputa di tutti. La generosità d’animo di Norma ne fa un’eroina.


I biglietti saranno disponibili presso la Biglietteria del Teatro Regio e per ulteriori informazioni è disponibile il numero 011.8815.241/242 – www.teatrorezio.torino.it

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