Che paletta colore ha il tuo film preferito?
Quante volte vi è capitato di guardare un film e rimanere catturati dai colori, dalla luce, dalle ombre, dall’atmosfera fin quasi a distrarsi del tutto dalla trama?
Bhe tutto questo non è un caso, non siete voi a essere particolarmente sensibili, o predisposti a diventare dei grandi critici cinematografici, vuole semplicemente dire che, un “omino” chiamato direttore della fotografia, ha fatto il suo sporco lavoro come si deve.
Molto spesso a questo mestiere non viene data la giusta importanza dal vorace pubblico filmofilo che, nella catena alimentare della cinematografia, infila questo ruolo tra le ultime posizioni.
In realtà, il direttore della fotografia è una delle figure professionali più importanti di una troupe cinematografica, molto spesso infatti è il collaboratore più stretto del regista. Si tratta di un tecnico altamente specializzato e dotato allo stesso tempo di capacità espressive e qualità artistiche; dal modo in cui realizza la fotografia si caratterizza come artista.
Ma arriviamo al punto: un’immagine cinematografica (detta anche “fotografia cinematografica”) è ciascuno dei fotogrammi che compongono un film: si differenzia dalla fotografia canonica perché è pensata per essere inserita nella successione dinamica delle immagini del film. Il direttore della fotografia, oltre a occuparsi delle luci, dei movimenti della macchina da presa, della scelta dell’obiettivo, della messa a fuoco, dell’apertura del diaframma per l’esposizione ha come punto fondamentale la scelta dei colori.
Proprio da questo affascinante aspetto, la graphic designer Roxy Radulescu ha creato un blog, Moviesincolor, in cui vengono raccolti e catalogati centinaia di fotogrammi di film famosi associati alle palette dei colori utilizzati. Questo lavoro non è soltanto puramente estetico ma rende bene l’idea del complesso processo di lavorazione che sta dietro alla scelta dei colori, messi in relazione alle luci e alla scenografia per rendere al massimo la scena, trasformando la fotografia una vera a propria opera d’arte.
Labyrinth
Lost in Translation
Ponyo sulla scogliera
Il grande Lebowski
Legend
Il favoloso mondo di Amélie
Fight Club
Nightmare Before Christmas
Trainspotting
Kill Bill vol. 1